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lunedì 6 ottobre 2008

Pannelli solari flessibili e sottili

Abbastanza elastiche da potersi arrotolare intorno a una matita, sufficientemente trasparenti da poter ricoprire i vetri dei palazzi e i finestrini delle automobili. Sono le nuove celle solari messe a punto dai ricercatori americani dell’Università dell’Illinois. La scoperta, pubblicata su Nature Materials, apre la strada a un nuovo modo di trattare il silicone, materiale di base per la costruzione dei pannelli solari, consentendo di tagliarlo in strati supersottili che possono poi essere applicati su superfici flessibili.

Ciò renderebbe il prodotto finale assai più facile sia da trasportare, con la creazione di grandi fogli arrotolati, sia da utilizzare “Le pellicole ottenute”, spiega John Rogers, che ha guidato la ricerca, “potrebbero essere usate per ricoprire le facciate dei palazzi, creando così nuove opportunità per l’energia solare”.

In un’America sempre più preoccupata per l’aumento del costo del petrolio e più sensibile al tema del riscaldamento globale, la domanda di energia solare è in crescita. Già molte aziende producono pannelli solari sottili, che però hanno lo svantaggio di essere meno efficienti nel convertire il sole in energia elettrica rispetto ai pannelli tradizionali. La tecnologia sviluppata dall’Università dell’Illinois promette robustezza, efficienza e anche il superamento di due grossi limiti: rigidità e fragilità. Il tutto grazie alla possibilità di tagliare strati da 10 a 100 volte più sottili delle cialde di silicone di partenza, che possono essere usati come fossero francobolli, e”incollati” sulle superfici più diverse come se vi fossero stampati sopra.

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