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lunedì 23 marzo 2009

centrale elettrica a cioccolato

Una grande azienda produttrice di cioccolato e la compagnia elettrica statale del New Hampshire hanno firmato un accordo per una centrale elettrica 'a cioccolato' niente pocodimeno che la Lindt Usa, stando a quanto riportato dal Telegraph. Non sara' il prezioso e gustoso cioccolato a bruciare per l' illuminazione delle case di questo Stato ma qualcosa di molto simile. Verranno bruciati, Infatti, i gusci dei semi di cacao, sottoprodotto di scarto del processo lavorativo, che verranno ridotti in polvere e miscelati al carbone con un rapporto di 1 a 33. Si avra cosi' anche la possibilita' di smaltire un rifiuto altrimenti destinato alla discarica o al compostaggio. Sara' tentata, quindi, l'introduzione sul mercato delle biomasse di questa nuove specie.

Se pensiamo a quanti di questi rifiuti siano in circolazione e vengano prodotti nelle fabbriche del cioccolato con frequenza giornaliera, sarà facile pervenire alla conclusione che la materia prima per questo nuovo tipo di biomassa non verrebbe mai a mancare.
IL Telegraph, che ha intervistato lo stesso Thomas Linemayr, presidente e amministratore delegato dell’azienda in questione, che ha così commentato l’accordo:

Finora, infatti, soltanto una parte dei gusci dei semi di cacao venivano riutilizzati come fertilizzanti in agricoltura, ma in gran parte venivano gettati via, senza alcuna forma di reimpiego in processi produttivi. Per la prima volta negli Stati Uniti la centrale elettrica del New Hampshire introduce una biomassa da sottoprodotti del cioccolato, capace di creare elettricità dai gusci dei semi del cacao, ridotti in polvere. Il rapporto di miscelazione con il carbone nelle caldaie è di 1 a 33.
Un primo passo fondamentale per l’introduzione nella filiera energetica di una nuova
biomassa, i gusci dei semi di cacao, altrimenti destinati al compostaggio o alla discarica.

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