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domenica 3 maggio 2009
influenza suina: sale bilancio e in in Italia il secondo caso di febbre suina
Sale il bilancio dell'epidemia dell'influenza A/H1N1 in Messico: 19 i morti e 454 i casi accertati. Lo ha annunciato il ministro della Sanita' messicano Jose' Angel Cordova. Il precedente bilancio era di 16 morti e 427 malati accertati. I casi riguardano 18 dei 32 Stati di cui e' composto il Paese e le morti si concentrano nella Valle de Me'xico, dove vivono 20 milioni di persone. La maggior parte (14) delle vittime sono donne.
In Italia è stato confermato oggi un secondo caso di nuova influenza umana A/H1N1. Si tratta di un uomo di 25 anni rientrato in Italia con la sua compagna da un viaggio in Messico, rende noto il ministero dalla salute: accusando febbre e sintomi influenzali, si è recato nei giorni scorsi presso l’ospedale Spallanzani di Roma dove è stato sottoposto alle analisi di laboratorio.
Il ragazzo è stato trattato con antivirali, sta bene, è attualmente in isolamento domiciliare con la sua compagna, anch’essa sottoposta a profilassi. Un primo caso di virus, anch'esso già guarito, si era verificato ieri a Massa Carrara. Contagiato un cinquantenne di ritorno dal Messico. «Direi che non è il caso di fare nessuna opera di allarmismo, la situazione è sotto controllo anche per quanto riguarda i rimedi antivirali», ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi. Ed a parlare sono anche i numeri. Nel bilanci che cambiano ora dopo ora, in Italia sono ora 12 in tutto i casi sospetti su un totale di 22 casi. Il penultimo è stato quello di una hostess arrivata da Cancun con un volo di linea, poi risultato negativo ai test.
La previsione è quella di una progressiva diffusione del virus fino all’estate, ma, secondo il sottosegretario alla Salute Fazio, non c’è nessuna preoccupazione. Ed in Italia le scorte antivirali sono sufficienti per due mesi, ha detto il direttore generale dell’Aifa Guido Rasi, spiegando: «Siamo tranquilli». In caso di diffusione su larga scala, l’Italia «possiede scorte di antivirali per almeno due mesi». Una situazione quindi cautamente tranquilla, si comprende alla luce anche delle parole del ministro Sacconi. Negli Stati Uniti, ricordando come negli Stati Uniti ci sia una disponibilità assolutamente minore di antivirali rispetto al totale della popolazione (50 milioni di dosi), senza che nessuno abbia fatto polemiche su questo. «Non siamo preoccupati per la salute dei cittadini italiani - ha rincalzato Fazio - si tratta di una sintomatologia molto leggera, meno aggressiva di una influenza stagionale. Non c’è un rischio di salute per i cittadini». Il vero rischio, ha aggiunto, è più per economia che per cittadini.
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