Questa mattina in Islanda due esemplari di balenottera comune sono stati uccisi, scaricati e sezionati al molo di Hvalforour. Sono le prime vittime di un programma che prevede di cacciare 150 esemplari. Lo denuncia Greenpeace ricordando che a balenottera comune e' stata inserita nella lista delle specie a rischio estinzione dall'International Union for Conservation of Nature.
La caccia era stata aperta dal precedente governo islandese, poco prima che cadesse a causa di una crisi politica. Il nuovo governo, che si dichiara contrario alla caccia, non e' riuscito a bloccare questa pratica molto controversa.
''Il governo ha fallito miseramente nel dimostrare la propria leadership: nonostante la sua dichiarata opposizione alla caccia alle balene, questa continua. Oggi la sua reputazione, e quella dell'Islanda in generale, e' stata distrutta per tutelare gli interessi di una singola azienda'' afferma Sara Holden, coordinatrice internazionale della campagna Balene.

Piu' di 115.000 persone, partecipando all' ''Iceland Pledge'', hanno promesso di visitare il paese nel momento in cui il governo annunci la fine della caccia alle balene. Non c'e' alcuna domanda interna di carne di balena in Islanda e, come dimostra un'indagine di Greenpeace, nonostante le dichiarazioni di Loftsson sul mercato delle esportazioni, non c'e' domanda neanche in Giappone.
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