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giovedì 4 giugno 2009
infarto: la musica nella terapia post infarto
Crescendo rossiniani come terapia per controllare la pressione arteriosa e come strumento di riabilitazione a seguito di infarto cardiaco: a dimostrarlo e' una ricerca italiana condotta da un gruppo di studiosi dell'Universita' di Pavia coordinati da Luciano Bernardi e pubblicata su Circulation - Journal of the American Heart Association.
Il sistema cardiocircolatorio si ''sintonizza'' con la musica: a un incremento graduale di volume, velocita' ed intensita', corrisponde un maggiore afflusso di sangue al cuore, con conseguente graduale aumento del battito cardiaco, del respiro e della pressione, mentre un abbassamento del volume provoca la reazione opposta, quindi rallentamento del battito, aumento della circolazione periferica e rilassamento.
''Il ritmo della musica ha ripercussioni sul tracciato del sistema cardiovascolare e respiratorio - afferma Bernardi, docente di Medicina Interna all'Universita' di Pavia -.
Questa sua caratteristica e' particolarmente evidente nell'opera lirica. I risultati della nostra ricerca ci hanno permesso di capire come la musica puo' essere utilizzata nella medicina riabilitativa''.
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