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venerdì 19 giugno 2009
RIFUGIATI: 42 MiLioNi IN FUGA PER GUERRE O CARESTIE. DOMANI GIORNATA ONU
Si celebra domani in tutto il mondo la Giornata del Rifugiato, indetta dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). La ricorrenza coincide con un momento particolarmente delicato per le condizioni di milioni di profughi, sfollati e rifugiati in tutto il mondo, e con un incremento del numero di persone coinvolte dopo alcuni anni di relativa stabilita'. E' quanto emerge dal rapporto ''Global trends'' diffuso per l'occasione dall'Alto Commissariato ,secondo il quale sono 42 milioni, le persone costrette alla fuga da guerre e persecuzioni alla fine del 2008. Questa cifra e' dovuta ad un brusco rallentamento dei rimpatri e ad una maggior durata dei conflitti, risultante in forme di esilio protratto. Il numero totale comprende 16 milioni di rifugiati e richiedenti asilo e 26 milioni di sfollati all'interno del proprio paese.
Secondo il rapporto dell'UNHCR l'80% dei rifugiati del mondo si trova nei paesi in via di sviluppo, cosi' come la stragrande maggioranza degli sfollati - una popolazione nei confronti della quale cresce l'impegno dell'UNHCR. Molte persone sono in esilio da anni senza la prospettiva di una soluzione.
''Nel 2009 abbiamo gia' assistito a un consistente movimento forzato di popolazioni, principalmente in Pakistan, Sri Lanka e Somalia,'' ha detto l'Alto Commissario Anto'nio Guterres. ''Se alcune forme di fuga possono avere breve durata, altre possono durare anni e perfino decenni in attesa di una soluzione. Sono diverse le situazioni di popolazioni sradicate da ormai molto tempo: in Colombia, Iraq, Repubblica Democratica del Congo e Somalia. Ciascuno di questi conflitti ha inoltre generato rifugiati che hanno oltrepassato le frontiere''.
Almeno 5,7 milioni di rifugiati vivono in un vero e proprio limbo. Si tratta di 29 differenti gruppi composti da oltre 25 mila rifugiati ciascuno che sono in esilio da piu' di cinque anni in 22 paesi senza che vi sia ancora per loro alcuna prospettiva per una soluzione immediata.
Sono circa 2 milioni i rifugiati e gli sfollati che sono potuti tornare a casa nel 2008, un numero inferiore rispetto all'anno precedente. Il ritorno a casa dei rifugiati (604 mila rimpatriati) e' calato del 17%, mentre per gli sfollati (1,4 milioni) il calo e' stato del 34%. Il rimpatrio, tradizionalmente considerata la soluzione durevole piu' diffusa per i rifugiati, ha raggiunto il secondo livello piu' basso negli ultimi 15 anni. Questo declino riflette in parte il deterioramento delle condizioni di sicurezza principalmente in Afghanistan e Sudan.
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