In vista dell’apertura della stagione della caccia in Liguria, prevista per domani, le sezioni liguri delle associazioni Lega Abolizione caccia, Wwf, Ente nazionale Protezione Animali intervengono con una nota nella quale si pone l’accento sul rischio del patrimonio faunistico della regione.
«La lobby dei cacciatori - è scritto nel comunicato - si trova a ranghi sempre più ridotti ma persevera in una azione di lobbing su Regione e Province per ottenere continue deregulations di stampo clienterale. Si pensi alla vigente caccia a specie meritevoli di tutela, come la pernice rossa o il camoscio, presenti allo stato selvatico con poche centinaia di esemplari».
Secondo le associazioni animaliste «il danno maggiore provocato dai fucili liguri si concretizzerà nell’abbattimento da appostamenti fissi degli uccelli migratori come tordi, merli, colombacci». «Sarà sostenuto - sottolineano - anche l’abusivismo edilizio costituito dai palchi sopraelevati». «La pressione della caccia - concludono le associazioni animaliste - si vanno a sommare quest’anno, in tutta Italia, ai deleteri effetti degli incendi. La liguria aggira illegittimimamente il divieto di caccia nelle aree boscate percorse dal fuoco riducendolo a soli 3 anni ed ammette la caccia agli ungulati sulla neve, consentita dalla legge solo in zona Alpi».
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