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mercoledì 23 settembre 2009
smog : IN ITALIA E' un KILLER.
Le polveri sottili insidiano gravemente la salute dei cittadini soprattutto a Napoli e a Ravenna; l'ozono opprime gli abitanti di Novara e Alessandria. Ma queste sono solo le citta' che svettano in cima alle classifiche delle citta' piu' inquinate, ma lo smog non perdona in nessuna regione: dalla Lombardia alla Puglia, dal ''polmone verde'' umbro alla Campania, l'inquinamento atmosferico in citta', causato dal traffico veicolare, aumenta e registra livelli sempre piu' alti. E mentre i limiti di legge vengono regolarmente superati, quasi nessuna amministrazione prova a prendere provvedimenti.
Cosi', Legambiente in occasione della Giornata Europea senza Auto che si celebra oggi.
Nelle principali aree urbane - affermano i dati dell'associazione - il 70% circa delle emissioni di polveri sottili e' attribuibile al trasporto stradale che contribuisce a livello nazionale anche al 64% degli ossidi di azoto, uno dei principali precursori per la formazione dell'ozono estivo. ''E' lampante quindi la necessita' di intervenire sul numero di auto che ogni giorno si spostano e sostano all'interno delle nostre citta' creando inquinamento atmosferico ma anche traffico, congestione e peggioramento della vita di chi vive nelle aree urbane - ha dichiarato la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni -. La mobilita' sostenibile rappresenta l'unica soluzione attuabile per ricominciare a muoversi, restituire qualita' all'ambiente urbano e far tornare le nostre strade spazi pubblici da vivere e non solo piste o parcheggi per le auto''.
Sono gia' 33 le citta' capoluogo di provincia che a meta' settembre hanno oltrepassato il limite di legge annuale di 35 giorni di superamento giornaliero di polveri sottili, con particolare criticita' per le citta' della Pianura Padana ma pure per le aree metropolitane tra cui Firenze e Torino (59 superamenti), Milano (57) e Bari (38).
Il PM10 rappresenta infatti uno dei piu' pericolosi inquinanti atmosferici, sia per la salute umana che per l'ambiente, perche' per via dello spessore, queste particelle possono insinuarsi fino a bronchi e bronchioli e raggiungere la regione alveolare.
Nulla di buono nemmeno sul fronte Ozono, che seppure con l'abbassarsi delle temperature ha smesso di opprimere i centri urbani, nei mesi estivi ha fatto registrare livelli record che preoccupano assai la comunita' scientifica: Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna in cima alla classifica che annovera pure citta' del Centro-Sud come Roma (34 superamenti), Matera (61) e Campobasso (59). L'ozono prodotto dalle emissioni dei veicoli a motore, dai processi di combustione e dai solventi chimici infatti, in presenza di un forte irraggiamento solare puo' danneggiare la salute degli esseri umani con gravi conseguenze sull'apparato respiratorio e polmonare. Per questo, dal 2010 dovra' essere adeguatamente monitorato dalle amministrazioni locali che sono obbligate ad intervenire quando il livello di concentrazione supera il valore obiettivo per la protezione della salute umana di 120 ug/m'', calcolato come media su otto ore.
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