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venerdì 23 ottobre 2009

influenza suina: nuova influenza, in liguria scuole decimate

L’allarme è arrivato dal genovese Alberto Ferrando, portavoce dell’associazione Pediatri Extra Ospedalieri: «Siamo nel pieno dell’epidemia di influenza A H1-N1. Meglio: siamo sulla curva che sta salendo verso l’apice. Noi pediatri siamo subissati da richieste di intervento. E nella stessa condizione ci risulta che siano anche le altre regioni. Nonostante il numero esorbitante di malati che mai ci è successo di vedere a ottobre, non ci risulta un caso con gravi complicanze».

Sintomatico quel che è successo in una scuola comunale del levante genovese, la elementare Sacro Cuore, dove, secondo una segnalazione delle mamme, quasi il 70% dei bambini è a casa influenzato: «È stato chiamato agli inizi dell’epidemia, cioè alcuni giorni fa, l’assistente sanitario, ma il consultorio ha risposto che non era affar suo - racconta una di loro - E nessun altro si è mai presentato per accertare la situazione. Un bimbo con 40 di febbre è andato al Gaslini e lo hanno rimandato a casa, con la cura, ma senza neppure sottoporlo a tampone. Una di noli ha sottoposto il figlio al tampone, ed è risultato positivo».

Situazione simile, secondo altre testimonianze raccolte dal Secolo XIX, anche a ponente, con scuole «praticamente chiuse» o «decimate» dalle assenze; una nostra lettrice, preoccupata di quello che definisce «un clima di omertà», riferisce della scuola Don Daste, «teoricamente sarebbe aperta», ma dove, in realtà, sarebbe stato «consigliato di rimanere a casa sino a lunedì», o anche della Barabino, decimata dalle assenze.

A tutte le preoccupazioni risponde a distanza l’assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo: «È vero, l’influenza sta dilagando ed è certamente la A H1-N1. Sta “decimando” anche la popolazione scolastica, ma ritengo che non sia il caso di chiudere le scuole. È un provvedimento assolutamente inutile. L’influenza galoppa, ma non siamo ancora al picco. Che facciamo? Chiudiamo le scuole tutto l’inverno? Non ha nessun senso, non è la lebbra. Tamponi? Si è di fatto sospesa la pratica, come indicato dal ministero, perché tanto non serve a granché. Non certo a curare».

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