Con lo storico striscione ''In nome del popolo inquinato'' restaurato per l'occasione dopo aver accompagnato tutte le piu' importanti battaglie dell'ambientalismo italiano - dall'Acna di Cengio a Montalto di Castro, fino alla vittoria contro il nucleare - Legambiente sabato 24 ottobre sara' ad Amantea, con una nutrita schiera di suoi rappresentanti, soci e volontari, guidati dal presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza, per ribadire la necessita' di fare luce rapidamente e in maniera concreta e trasparente su una vicenda che colpisce duramente la Calabria ma che non e' certamente solo calabrese: ''La verita' va cercata con impegno, coinvolgendo possibilmente anche enti attivi sullo scenario internazionale, chiedendo il contributo della comunita' scientifica per venire realmente a capo di una situazione grave e pericolosa per la salute e il futuro delle persone e dell'ambiente - ha dichiarato Cogliati Dezza -. E se dobbiamo scongiurare il rischio, come avvenuto nel corso degli ultimi 15 anni, di dannose cadute di attenzione, dobbiamo anche interrogarci e riflettere alla luce di questi fatti, sulle possibili implicazioni legate a un eventuale ritorno al nucleare''.
''La Calabria - ha dichiarato Nuccio Barilla', del Regionale Legambiente - non e' solo 'ndrangheta e rifiuti.
C'e' una Calabria positiva, sana e operosa che deve essere liberata dalle scorie e dalla criminalita' organizzata perche' torni ad essere un valore per tutto il Belpaese''.
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