Dall'inizio della pandemia l'influenza A/H1N1 ha causato in Italia finora 25 decessi e sono state vaccinate 41mila persone: e' il punto della situazione fino alle 17 odierne, comunicato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Dopo aver colpito diversi paesi europei, quali Regno Unito, Spagna, Francia e Germania, l'influenza da virus A/H1N1 e' arrivata anche da noi causando, soprattutto nell'ultima settimana, un elevato numero di casi. Cio' era ampiamente atteso. Infatti, il nostro Paese, grazie a misure di contenimento adeguate, non aveva subito la prima ondata epidemica che si era manifestata altrove a ridosso dell'estate. Sapevamo pero' che l'influenza avrebbe iniziato a diffondersi anche in Italia, proprio con l'avvento della stagione autunnale, e che si sarebbe verificata una rapida diffusione dell'infezione trattandosi di un virus ''nuovo'', nei confronti del quale la popolazione e' ampiamente sensibile. Infine, come previsto, l'influenza sta colpendo soprattutto bambini e adolescenti. Nonostante si stiano manifestando anche casi gravi, soprattutto in persone con malattie croniche, la stragrande maggioranza dei casi e' di entita' lieve o moderata. Le raccomandazioni in caso di malattia non cambiano: restare a casa e chiamare il medico di base in caso di febbre, a meno che non compaiano complicanze.
L'influenza A si diffonde soprattutto tra i giovani, come l'influenza stagionale, ma con maggiore velocita' trattandosi di un nuovo virus. Un bambino ogni trenta, dai 5 ai 14 anni, e' a casa con l'influenza. Lo conferma l'ultimo rapporto del sistema di sorveglianza Influnet. Ognuno degli oltre 900 medici sentinella ha segnalato in media la scorsa settimana 12 propri assistiti con l'influenza. In base all'incidenza registrata dal sistema, pari allo 0,9 per cento, si stimano nella settimana dal 26 ottobre al 1* novembre circa 540 mila casi nel nostro Paese.
Le Regioni dove si registra la piu' ampia diffusione del virus sono la Campania con un incidenza dell'1,5 per cento e la Lombardia (1,3), seguite da Emilia Romagna, Marche e Lazio (1,1). Le Regioni hanno segnalato al Ministero 124 ricoveri in ospedale che richiedono cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria: una quota pari allo 0,023 per cento delle persone che hanno contratto l'influenza la scorsa settimana. La percentuale delle vittime correlate all'influenza A e' lo 0,0025 per cento dei malati contro lo 0,2 per cento dei decessi correlati alla normale influenza.
Al 5 novembre sono stati segnalati 25 decessi per i quali e' stata confermata la diagnosi di influenza AH1N1. Tutti i soggetti, tranne uno, presentavano gravi patologie pregresse.
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