NO AL NUCLEARE ESISTONO LE FONTI RINNOVABILI. AMBIENTE,NATURA,DIFESA DEL PIANETA. SALUTE
lunedì 2 novembre 2009
RISCALDAMENTO DEI MARI : IN LIGURIA Acciughe vicino a riva e barracuda in porto
Un banco di barracuda nel porto di Sanremo, uno di acciughe a mezzo metro dalla spiaggia di Ospedaletti. Sono i due curiosi fenomeni che da diverse settimane stanno rendendo felici i pescatori: nel primo caso perché catturare un barracuda è perlomeno insolito nelle acque del Mar Ligure, nel secondo perché le acciughe sono le “vittime” di una sorta di “pesca facilitata”, considerato che per farne incetta basta un comunissimo retino.
Il “barracuda mediterraneo” (Spyraena viridensis) è comparso ormai da tempo nelle acque della Riviera, complice l’innalzamento progressivo delle temperature. Ma la loro presenza, da occasionale, ora sembra diventata stanziale. «E’ vero, c’è un grosso banco che staziona all’imboccatura del porto - conferma Fabrizio Stringaro, appassionato di pesca che alcuni giorni fa ha catturato un esemplare di barracuda lungo almeno 1 metro e 20 centimetri - e ormai non è nemmeno un segreto, la voce si è sparsa in fretta. Anche perché, con la loro presenza, sono scomparsi altri pesci, come le mormore». Stringaro, ancora ieri, ne ha pescato uno di 4 chili. «La media è quella, il più piccolo che ho preso finora era pesava circa 2 chili».
Quanto alle acciughe, si trovano a ponente della spiaggia di Ospedaletti. Questa estate, hanno divertito i bambini, anche se loro, forse, si saranno divertite un po’ meno. E’ sufficiente infatti indossare un paio di stivali - ma considerato le temperature del periodo la maggior parte dei pescatori entra in acqua a piedi nudi - e armarsi di un salabro per riempire... la padella, come in occasione della celebre sagra del “Pignurin”, la più famosa di Ospedaletti. Sarà un caso? Entrambi i fenomeni, comunque, sono naturali, e tutt’altro che inconsueti, come spiega la biologa marina dell’Acquario di Genova Laura Castellano, responsabile del settore Mediterraneo.
«I barracuda, nel Mediterraneo, ci sono normalmente, anche se generalmente si trovano più a sud. Adesso, con le acque più calde della media stagionale, si sono stabilite anche qui a nord. Si tratta di una specie termofila, ovvero che ama il caldo, e seppure quest’anno l’acqua del Mar Ligure non sia stata particolarmente calda, la temperatura è rimasta comunque alta fino ad ora, il periodo si è prolungato. Ritengo che anche questo inverno i barracuda non si sposteranno». Naturale, come detto, anche la presenza del banco di acciughe a Ospedaletti, a pochi passi da riva. «Anzi - prosegue la dottoressa Castellano - è un fenomeno positivo, significa che c’è un significativo ripopolamento di giovani esemplari, e il fatto che si trovino a riva vuol dire che ci sono anche molti predatori, come ricciole, boniti, lecce, che spingono le giovani acciughe sotto costa».
Anche se da ieri la temperatura sembra destinata ad abbassarsi, i due fenomeni potrebbero non scomparire: la stessa biologa ha confermato che, in ogni caso, le acque del Mar Ligure rimarranno più calde rispetto agli anni passati. Le acciughe, con il freddo, rischieranno però di meno: non saranno in tanti a volersi immergere per pescarle.
Etichette:
barracuda,
CAMBIAMENTI CLIMATICI,
clima,
effetto serra,
riscaldamento mari
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento