NO AL NUCLEARE ESISTONO LE FONTI RINNOVABILI. AMBIENTE,NATURA,DIFESA DEL PIANETA. SALUTE
martedì 10 novembre 2009
RISCALDAMENTO GLOBALE: PER SALVARE IL PIANETA OCCORRONO 10,5 miliardi di dollari
Servono investimenti per 10.500 miliardi dollari da qui al 2030 in tecnologie verdi e in efficienza energetica per fermare il riscaldamento climatico a due gradi centigradi ed evitare "danni irreparabili" all’ambiente. Lo scrive l’Agenzia internazionale per l’ambiente nel suo World energy outlook. Si tratterebbe di un costo "largamente compensato da benefici economici, sanitari e in termini di sicurezza energetica" si legge nel rapporto. "La bolletta energetica dei soli settori trasporto, edilizia e industria si ridurrebbe infatti di 8.600 miliardi di dollari nel periodo 2010-2030".
«Ogni anno di ritardo nell'intraprendere il percorso verso un livello di emissioni che limiti l'aumento di temperatura a soli 2 gradi, aggiunge circa 500 miliardi di dollari al costo, in aumento, di 10.500 miliardi di dollari già necessario nel periodo 2010-2030» per limitare la febbre del pianeta. E' uno dei dati che emerge dal World energy outlook 2009 dell'Agenzia internazionale dell'energia (Aie), l'agenzia mondiale che riunisce 28 dei 30 paesi Ocse. «Solo qualche anno di ritardo renderà probabilmente del tutto irraggiungibile la meta se ciò accaddesse, gli ulteriori costi per l'adattamento sarebbero molte volte più alti di questa cifra».
I paesi che parteciperanno al vertice di di Copenhagen, la conferenza delle parti contraenti il protocollo di Kyoto che dal 7 dicembre dovrà decidere il futuro delle politiche climatiche, «non dovranno perdere di vista questo aspetto - auspica il dossier Aie è giunto il momento di fare le scelte, difficili ma necessarie, per trasformare le promesse in azione».
Un ingrediente essenziale «per il successo degli sforzi per prevenire i mutamenti climatici, sarà la velocità con la quale i governi agiranno per rispettare i propri impegni - conclude l'Aie- il salvataggio del pianeta non può aspettare». Con le misure attuali, se nulla cambia, il tasso di crescita del consumo di energia fossile «ci porta inesorabilmente verso una concentrazione di lungo termine dei gas serra nell'atmosfera che supera le 1.000 parti per milione-ppm». Questa concentrazione di co2 «porterà ad un aumento della temperatura media globale fino a +6 gradi» causando «quasi certamente un massiccio cambiamento climatico e danni irreparabili al pianeta». Questo ciò che lo studio prevede nel caso del «reference scenario», il peggiore, quello nel quale i governi non operano cambiamenti alle loro attuali politiche. Il limite di concentrazione di co2 in atmosfera in grado di far restare l'aumento della temperatura globale entro i +2 gradi, limitando i danni dei mutamenti, è stimato dalla comunità scientifica in 450 ppm.
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