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domenica 6 dicembre 2009

effetto serra: LA BLACK LIST DELLE NAZIONI PIù INQUINANTI.


Con 8.106 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 l'anno, la Cina ha superato gli Stati Uniti come il Paese piu' 'inquinatore' del mondo. Alla vigilia dalla conferenza sul clima di Copenaghen, ecco i dati sulle emissioni di CO2, Paese per Paese, elaborati per le Nazioni Unite dal centro di analisi delle emissioni (Cdiac). Questa la 'black list' dei dieci Paesi piu' inquinanti:

1) Cina: 8.106 mln tonnellate. 20,7% di emissioni totali
2) Stati Uniti: 6.087 mln tonnellate.15,5% di emissioni totali
3) Russia: 1.524 mln tonnellate. 5,6% di emissioni totali
4) India: 1.342 mln tonnellate. 4,9% di emissioni totali

5) Giappone: 1.257 mln tonnellate. 4,6% di emissioni totali

6) Germania: 860 mln tonnellate. 3,1% di emissioni totali

7) Canada: 639 mln tonnellate. 2,3% di emissioni totali

8) Gran Bretagna: 587 mln tonnellate. 2,2% di emissioni totali

9) Corea del Sud: 465 mln tonnellate. 1,7% di emissioni totali

10) Italia: 449 mln tonnellate. 1,7% di emissioni totali


- La lotta ai cambiamenti climatici alla prova di Copenaghen: nella capitale danese si apre domani la XV Conferenza dell'Onu, la piu' imponente e significativa dai tempi del Summit della Terra di Rio de Janeiro del 1992.
Per dodici giorni un centinaio di leader e migliaia di delegati da 192 Paesi discuteranno un nuovo trattato che dovra' sostituire il Protocollo di Kyoto, il primo trattato giuridicamente vincolante sul clima in scadenza a fine 2012.
L'obiettivo e' di arrivare a un accordo politico vincolante che fissi i paletti per il negoziato vero, quello sui tagli delle emissioni nei vari Paesi. Il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon ha invitato tutti gli Stati a "fare del loro meglio".
"E' fondamentale raggiungere un accordo ambizioso e spetta ai governi decidere il contenuto e la forma dell'accordo", ha sottolineato in un'intervista alla Stampa. La vigilia e' stata agitata dal "Climategate", lo scandalo delle presunte e-mail che proverebbero una falsificazione dei dati per accrescere l'allarme sui gas serra. Il Premio Nobel per la Pace, Al Gore, lambito dalle accuse, ha contrattaccato dichiarando che la differenza tra chi non crede allo sbarco sulla luna e chi nega i cambiamenti climatici e' che i primi "non hanno accesso ai tanti soldi garantiti dai grandi inquinatori di anidride carbonica per attirare l'attenzione sui loro falsi punti di vista". L'obiettivo largamente condiviso del summit del Bella Center, al quale sono stati accreditati 5mila giornalisti, e' di limitare la crescita della temperatura del mondo a due gradi centigradi, attraverso una drastica riduzione della emissioni di gas a effetto serra. Gli esperti stimano che per riuscirci occorre dimezzare le emissioni entro il 2050 rispetto al 1990.
Finora, pero', gli impegni annunciati dai Paesi industrializzati per il 2020 implicano un calo tra il 12 e il 16% delle loro emissioni, a fronte di una forchetta del 25-40% considerata la giusta base di partenza per l'obiettivo del 2050. Gli Usa, che con Barack Obama (atteso a Copenaghen il 18) hanno riportato il clima tra le loro priorita' politiche, si sono impegnati a ridurre del 17% le loro emissioni entro il 2020. Ma la Cina e l'India, pur professando la loro buobna volonta', sono pronte a ribadire le "responsabilita' storiche" dei Paesi industrializzati nel riscaldamento globale e a farle pesare sul tavolo del negoziato.

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