Oggi si apre ufficialmente l'Anno Internazionale della Biodiversita': tutti i Paesi sono chiamati ad agire puntualmente per arrestare la quotidiana perdita di biodiversita' passando dagli impegni assunti sulla carta ad interventi concreti.
Nel giorno del lancio mondiale da parte dell'ONU del ''2010: Anno internazionale della biodiversita''' a Berlino il WWF Italia ha inviato una lettera alle maggiori cariche istituzionali italiane, al Presidente del Consiglio e ai ministri competenti in cui chiede uno scatto d'orgoglio al nostro Paese, quale conferma e rilancio di quel primato internazionale che ha fatto dell'Italia il primo Stato membro dell'Unione Europea che ha sottoscritto il ''Countdown 2010'', deciso a Malahide (Irlanda) nel 2004, e promosso la Carta di Siracusa nell'aprile 2009, nell'ambito del G8 Ambiente.
Con 57.468 specie animali di cui l'8,6% endemiche, e 12.000 specie di flora, delle quali il 13,5% specie endemiche, l'Italia e' il paese Europeo piu' ricco di biodiversita' ma molta della ricchezza si sta perdendo: attualmente sono a rischio di estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e addirittura l'88% dei pesci d'acqua dolce. Tra le minacce principali la modifica degli habitat e il consumo del suolo.
Non ultime ancora oggi il bracconaggio ai danni si specie sempre piu' rare e la caccia eccessiva. Rischiamo di perdere, nei prossimi anni - avverte il WWF - specie come l'orso bruno, la lontra, il capovaccaio, l'aquila del Bonelli, la pernice bianca, la gallina prataiola.
E' dunque il richiamo alle istituzioni il primo passo che il WWF compie in ambito nazionale per l'Anno della Biodiversita', un 2010 nel quale l'associazione sara' impegnata con iniziative speciali, progetti sul campo e ulteriori interventi istituzionali.
Nelle lettere inviate al Presidente della Repubblica, ai Presidenti della Camera e del Senato, al Presidente del Consiglio, ai ministri dell'ambiente, degli esteri e delle politiche agricole il WWF Italia indica come obiettivo prioritario per il 2010 la definizione in un'apposita Conferenza nazionale, aperta al contributo scientifico delle associazioni ambientaliste e dei maggiori esperti italiani, per definire la Strategia nazionale della Biodiversita' e un conseguente Piano d'azione, sostenuto da adeguate risorse economiche, ricordando che ad oggi l'Italia non e' tra quei 167 Paesi del mondo (l'87% delle parti che hanno sottoscritto la Convenzione internazionale sulla Biodiversita', CBD) che hanno gia' adottato proprie Strategie e Piani d'azione a tutela della biodiversita'.
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