I morti per tumore nel mondo potrebbero aumentare dai 7,6 milioni attuali a 17 milioni entro il 2030: un numero di vittime piu' che raddoppiato nei prossimi 20 anni, senza un impegno globale sul fronte della prevenzione. E' l'allarme, rilanciato oggi da DoctorNews, dell'Organizzazione mondiale della Sanita', in vista del World Cancer Day che si celebrera' domani. La guerra ai fattori di rischio oncologici e' l'unico modo per vincere la battaglia contro i tumori, avverte l'Ufficio regionale Ovest Pacifico dell'agenzia Onu, che ricorda come oltre il 30% dei casi di cancro (praticamente un terzo) potrebbe essere evitato adottando stili di vita piu' sani. Oggi il cancro fa registrare oltre 12 milioni di nuovi casi all'anno in tutto il pianeta ed e' responsabile di un decesso su 8, piu' delle morti per Aids, tubercolosi e malaria messe insieme, avverte l'Oms. Solo nella regione dell'Ovest Pacifico, i tumori hanno colpito nel 2008 circa 3,7 milioni di persone (2,2 milioni di uomini e 1,5 milioni di donne), con quasi 2,6 milioni di decessi.
''C'e' una preoccupazione universale sul cancro'', sottolinea Shin Young-soo, direttore dell'Ufficio regionale Oms. Ma bisogna fare ancora molto per migliorare la consapevolezza del problema, perche' ''con la giusta disposizione d'animo, e attraverso azioni appropriate - assicura - alcuni tumori possono essere evitati'' e altri ''diagnosticati precocemente, trattati e curati''. Non fumare, non bere alcol, seguire un'alimentazione corretta, fare esercizio fisico, prevenire le infezioni che potrebbero dare origine a un tumore. Sono queste le mosse vincenti per 'dare scacco matto' al cancro, ricorda l'Oms. Che mette l'accento soprattutto sulle insidie del fumo e della vita sedentaria. Le sigarette, ricorda, sono la prima causa evitabile di cancro, mentre 30 minuti al giorno di esercizio fisico moderato possono ridurre il rischio di tumori a seno e colon.
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