Rischio tsunami per Campania, Calabria e Sicilia a causa dell'attivita' del vulcano Marsili, il piu' grande d'Europa, sommerso a 150 chilometri dalle coste campane. L'allarme e' del presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, che interpellato dal Corriere della Sera ha rivelato i risultati delle ultime ricerche effettuate sul vulcano, la cui vetta del cratere e' a 450 metri dalla superficie del mare. ''Potrebbe succedere anche domani. Le ultime indagini compiute dicono che l'edificio del vulcano non e' robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre abbiamo misurato la camera di magma che si e' formata negli ultimi anni ed e' di grandi dimensioni. Tutto ci dice che il vulcano e' attivo e potrebbe eruttare all'improvviso'', ha detto Boschi.
Il Marsili ha una struttura imponente, lunga 70 chilometri e larga 30. Intorno si sono osservate diverse emissioni idrotermali con una frequenza ultimamente elevata e proprio queste, unite alla debole struttura delle pareti, potrebbero causare crolli ancora piu' pericolosi delle eruzioni. ''La caduta rapida di una notevole massa di materiale - spiega Boschi - scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia provocando disastri''. Secondo Boschi, quello che servirebbe ''e' un sistema continuo di monitoraggio, per garantire attendibilita'. Ma e' costoso e complicato da realizzare. Di sicuro c'e' che in qualunque momento potrebbe accadere l'irreparabile e noi non lo possiamo stabilire''.
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