...o fanno parte di un piano di riduzione della popolazione mondiale?
Se quel che vale per i criceti vale anche per l’uomo non c’é certo da stare allegri! Considerate anche che la soia Modificata Geneticamente é alla base dell’alimentazione di tutti gli animali da allevamento che noi mangiamo ogni giorno (se non mangiamo Bio).
Ricordo di aver sentito su Rainews 24, appena dopo la mezzanotte, una decina di anni fa, di una analoga sperimentazione su conigli alimentati con prodotti coltivati con un diserbante molto in uso correntemente ed i risultati avrebbero attestato la diminuzione della durata della vita dei poveri animali. Ora non ho prove alcune in mano e non voglio certo alimentare ansie, quindi fate finta di non aver letto nulla. Tuttavia se qualche lettore ha salvato o é in possesso di questi dati é pregato di comunicarceli e saremo lieti di postarli.
Una cosa però é certa gli OGM resistenti ai veleni non lo sono perché non si bevono il veleno bensì perché pur assumendolo non muoiono. Ma noi che non siamo spero ancora OGM, come facciamo a neutralizzare la tossicità di piante verosimilmente zeppe di questi “innocui” veleni… ?
Ogm pericolosi per la salute, un nuovo studio dalla Russia
di Michela Marchi – 19/04/2010
Fonte: slowfood
Uno studio indipendente dell’Institute of ecology and evolution della Russian Accademy of Sciences, in collaborazione con la National Association for Gene Security e l’Institute of Ecological and Evolutional Problems, ha riscontrato una grave deficienza nella capacità riproduttiva su mammiferi alimentati con cibo gm.
Per due anni, i ricercatori guidati dal professor Dr. Alexei Surov, hanno osservato quattro gruppi di criceti, suddivisi in coppia per ogni gabbietta. Un gruppo è stato nutrito con soia non gm, reperita con grande difficoltà in Serbia (considerato che il 95% della soia prodotta al mondo è gm), il secondo solo con soia transgenica, il terzo con un mix equilibrato dei due prodotti e il quarto per la maggior parte con soia modificata geneticamente.
La prima generazione di criceti non ha subito nessun mutamento, ma già nella seconda il tasso di crescita è rallentato, così come la maturità sessuale. Il vero problema è stato registrato nella terza generazione: le cavie alimentate con cibo transgenico hanno perso completamente la loro capacità riproduttiva. Inoltre le cavie di terza generazione, hanno sviluppato alcune malformazioni che gli scienziati non sanno ancora spiegare. L’unica certezza, per ora, è che gli effetti negativi si bloccano solo quando si smette di alimentare i criceti con cibo geneticamente modificato.
Secondo quanto dichiarato dai ricercatori, è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive circa i rischi per la salute dell’uomo, ma sono quanto mai necessarie maggiori ricerche ed esperimenti. Il dottor Surov presenterà il suo studio il 5 giugno in occasione della chiusura dei Days of defence against environmental hazards iniziati lo scorso 15 aprile.
fonte: stampalibera.com
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