Somiglia ad uno spazzolino da denti ed invece e' un sofisticato sensore hi-tech che rivela in soli 15 minuti il rischio di cancro del cavo orale. Il bio-chip e' stato sviluppato nei laboratori della Rice University in collaborazione con un team dell'Universita' del Texas capitanato da John McDevitt.
Lo scopo e' evitare biopsie e prelievi chirurgici di tessuti e anticipare il cancro alla bocca che colpisce 300.000 persone nel mondo e nella maggior parte dei casi viene diagnosticato quando e' gia' in fase avanzata. Il micro-laboratorio ideato dagli ingegneri americani e' un concentrato di tecnologia: un bio-sensore piccolo e mini-invasivo come un pennello con cui basta sfiorare l'interno delle guance per scoprire se le lesioni rilevate dall'odontoiatra sono un tumore. Il micro-chip ha una sensibilita' prossima al 97% e, spermentato su 52 soggetti, ha permesso di individuare lesioni precancerose nel 93% dei casi. Se il cancro viene individuato precocemente, dicono le statistiche, il tasso di sopravvivenza dopo cinque anni raggiunge il 90%.
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