Si chiama ''Carnitina Official Site'' (www.carnitinaofficialsite.it) ed e' il primo sito ufficiale sulla carnitina, sostanza che svolge un ruolo chiave nell'organismo assicurando un approvvigionamento costante ed equilibrato di energia ''pulita''.
Promosso dalla Fondazione Gianni Benzi e dalla Fondazione Sigma-Tau, il sito, accessibile in due versioni, italiano e inglese, il sito e' articolato in un'area ad accesso libero e in una ad accesso riservato, previa registrazione, per medici, farmacisti e operatori sanitari.
Testi, video, animazioni e disegni guidano i visitatori, compresi quelli che non hanno dimestichezza con il mondo della biologia, alla scoperta di una delle sostanze piu' affascinanti studiate in questi anni. Scoperta nel 1905 nella carne, la carnitina rimase per anni una curiosita' per biochimici, e poi si scopri' il suo coinvolgimento nei meccanismi di trasporto degli acidi grassi all'interno dei mitocondri, le centrali energetiche delle nostre cellule. Coinvolta nei processi di conversione del cibo in energia, ritenuta sostanza salva-cuore e salva-vita, la carnitina potrebbe rappresentare la chiave di volta per capire i meccanismi di molte malattie, incluse quelle oncologiche: ''La carnitina e' una molecola inserita nei sistemi di produzione energetica di tutti i sistemi viventi, dai batteri alle piante agli animali; e' una molecola che ha accompagnato tutta l'evoluzione sin dall'origine della vita stessa - afferma Claudio Cavazza, Presidente Sigma-Tau -. La carnitina agisce come una sorta di carburatore che assicura una miscelazione ottimale ed equilibrata tra i diversi combustibili, grassi, zuccheri, proteine, che forniscono energia all'organismo''.
''Negli anni '70 - afferma Menotti Calvani, vicepresidente e direttore scientifico della Fondazione Sigma-Tau - venne scoperta la sindrome da deficit di carnitina, una malattia rara, con esito mortale, caratterizzata da infarcimento di grasso in tutti i tessuti. La carnitina permise di salvare moltissime vite umane e, nel 1984, ricevette negli Usa la registrazione come farmaco salvavita per una malattia rara''.
Oggi si ritiene che la carnitina sia una chiave per trovare nuovi approcci terapeutici. Il coinvolgimento dei mitocondri nei meccanismi di molte patologie, dal diabete alla demenza al cancro, patologie nelle quali la farmacologia non ha dato soluzioni soddisfacenti, ha reso necessario studiare nelle stesse patologie anche il ruolo svolto dalla carnitina.
Il sito e' sostenuto dalla Fondazione Benzi, che ha tra i suoi obiettivi prioritari quello di promuovere la ricerca farmacologica in settori di particolare interesse sociale come le malattie rare e i farmaci orfani: ''L'attenzione verso le malattie rare e i farmaci orfani deriva anche dal particolare interesse che la Fondazione pone, nell'interesse dei pazienti, al continuo miglioramento del Sistema Farmaceutico Europeo - afferma Vittorio Silano, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Gianni Benzi-onlus -. I farmaci orfani rappresentano ancora oggi una sfida particolarissima sia scientifica - per la difficolta' di studiarli e svilupparli - che sociale - per la difficolta' di renderli disponibili ai pazienti. In questo contesto numerose attivita' sono state organizzate dalla Fondazione per la Ricerca Farmacologica Gianni Benzi-onlus, rivolte prioritariamente ad aumentare le competenze e le conoscenze nello specifico settore dei farmaci orfani''.
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