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martedì 15 giugno 2010
bedbugs : A letto con l'insetto
Sono operativi di notte, specialmente nelle ore prima dell'alba. Succhiano il sangue dagli esseri umani o animali e poi sono sazi per un paio di settimane. E cosa inquietante, si moltiplicano in fretta nascondendosi nei materassi e nei divani o tra le fessure e gli angoli delle case. Non sono i topi, animali con i quali i newyorkesi convivono senza troppo timore, ma i bedbugs gli ospiti più indesiderati dei grattacieli e degli alberghi della Grande Mela. Una volta che fanno visita, difficilmente se ne vanno, per la disperazione di inquilini e proprietari immobiliari.
I dati del dipartimento della Sanità della Grande Mela lasciano intendere che il fenomeno potrebbe diventare una epidemia. Per alcuni media americani lo è già.
Se nel 2004 a New York erano stati segnalati da parte dei cittadini 537 casi di infestazione da bedbugs e 82 violazioni delle normative da parte dei proprietari immobiliari, nel 2009 il fenomeno ha raggiunto dimensioni notevoli: sono 10.985 le denunce di newyorkesi alle prese con cimici da letto e 4.084 le violazioni.
Un risultato che ha costretto il consiglio comunale di New York ad istituire il Bedbug Advisory Board con funzione preventiva e consultiva. Questi disgustosi insetti la fanno spesso franca, perché riescono a pungerti nel sonno senza darti troppo fastidio, a parte un normale prurito dopo qualche ora. Spesso succhiano sangue in diverse sequenze di tempo lasciando come ricordo una fila di 3 pungiglioni che gli esperti chiamano "colazione, pranzo e cena".
Oltre ai dati, ci sono i casi reali raccontati dai giornali che confermano quanto il problema sia attuale.
Il New York Magazine di questa settimana racconta l'incubo di una nobile signora dell'Upper East Side (nell'articolo rimane anonima), alle prese con una guerra personale contro i bedbugs che hanno infestato l'arredamento del suo lussoso appartamento.
Da poco trasferitasi nel rinomato quartiere di Manhattan, racconta che una mattina il suo bimbo di 4 anni si è alzato e aveva delle punture al petto.
"Per identificare il luogo dove si nascondono le cimici da letto in una casa, ci vogliono dei cani addestrati" racconta Emily, di Brooklyn. Molti contagiati però hanno vergogna a dire che il loro appartamento è visitato da questi insetti.
"Prima di venire in America non sapevo nemmeno cosa fossero i bedbugs" racconta Sara, un'italiana di 32 anni. Una notte mentre stavo dormendo, ho sentito un forte prurito sotto il mento. Ho acceso la luce e ho visto che avevo una puntura di insetto. Pensavo fosse una zanzara" . E invece i giorni successivi ho notato una specie di cimice vicino alla lampada. Ho guardato la foto di un bedbug su Wikipedia, di cui mi aveva parlato un amico, e mi sono insospettita. Avevo ragione". Secondo gli esperti, l'aumento della mobilità a livello globale sommata al bando del pesticida DDT hanno favorito il "risveglio" delle cimici da letto che negli Stati Uniti sono arrivate durante la II Guerra mondiale.
Due mesi fa il New York Observer intitolava con enfasi "Eccoli, sono tornati" e raccontava la storia di una donna del Massachusetts che aveva fatto causa alla Vornado Realty Trust, sostenendo che nel settembre 2009 durante il suo pernottamento all'hotel Pennsylvania di Manhattan era stata pizzicata dai bedbugs. L'episodio le aveva causato gravi conseguenze sul piano psicolgico e finanziario. Allo stesso albergo era stata sporta denuncia nel 2005 da un gruppo di turisti che chiedevano un rimborso di 100 mila dollari.
Fortunatamente le cimici da letto non trasmettono malattie, causano però stress psicologico, spesso insonnia ed esborso di denaro. In un blog del New York Times alla voce ‘your money" il giornalista spiega che per sbarazzarsi delle cimici, i proprietari delle abitazioni non possono avvalersi delle polizze sulla proprietà poiché la disinfestazione rientra tra i costi di manutenzione di un immobile. E prende in riferimento la nobil donna dell'Upper East Side, che sostiene di aver speso complessivamente 70 mila dollari per risolvere il problema, tra disinfestazioni e tintorie.
E se i media mandano un segnale d'allerta, i lettori rispondono al blog del New York Times offrendo i loro consigli, come un certo Joe D, anche lui del Massachusetts come la signora del Pennsylvania Hotel. Prima di andare in un hotel, Joe dice di controllare sempre il sito www.bedbugregistry.com, un portale che segnala tutte le strutture ricettive degli Stati Uniti in cui sono stati trovate le cimici da letto.
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1 commento:
Bell'articolo del cavolo, sembra scritto col traduttore automatico...
è pacifico che l'autrice non sa di cosa sta parlando, altrimenti non solo indicherebbe gli insetti con il loro nome italiano (cimici dei letti), ma saprebbe anche che non si tratta solo di un problema americano, bensì di un fenomeno assai preoccupante che interessa praticamente tutto il mondo.Solo in Italia non se ne parla quasi...
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