Uomini in sauna e fertilita' a rischio. Dopo tre mesi di sedute risulta piu' che dimezzata la produzione di spermatozoi. A dimostrarlo una ricerca svolta dall'e'quipe del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell'Azienda ospedaliera - Universita' di Padova, coordinato dal professor Carlo Foresta, e presentata durante il XXV convegno ''Medicina della riproduzione'', in corso ad Abano Terme.
''La temperatura dei testicoli nello scroto - spiega Foresta - e' di 2 gradi inferiore a quella corporea, fattore fondamentale per una normale spermatogenesi. Da tempo e' noto che il calore influenza negativamente la spermatogenesi andando a cosi' a ridurre la fertilita', soprattutto in condizioni patologiche come il varicocele che, rallentando il flusso venoso, determina un aumento della temperatura a livello dello scroto. E' stato ipotizzato anche un ruolo patogenetico nell'induzione dell'infertilita' all'aumento di temperatura negli ambienti di lavoro come forni, fornaci o in relazione a quelle professioni che prevedono una lunga permanenza in posizione seduta, autisti, tassisti, impiegati''.
L'e'quipe ha studiato in termini scientifici e molecolari le variazioni della spermatogenesi indotte dall'aumento della temperatura in 10 giovani che si sono sottoposti a sedute di sauna di un quarto d'ora ciascuna due volte alla settimana per tre mesi. L'aumento di temperatura a livello testicolare riscontrato durante la sauna era di 2 gradi rispetto al basale: dopo tre mesi, la produzione di spermatozoi nel campione preso in esame si e' piu' che dimezzata. Ma c'e' la possibilita' di ristabilire le condizioni iniziali. In presenza di alte temperature le molecole capaci di contrastare gli effetti negativi del calore, iniziano a lavorare e il loro grado di efficienza e' proporzionale alla capacita' di recupero della spermatogenesi che si osserva nel trimestre successivo la conclusione delle sedute in sauna.
Questo primo dato sperimentale dimostra l'influenza chiaramente negativa del calore sulla spermatogenesi ed evidenzia come sia fondamentale l'integrita' dei meccanismi che consentono il recupero della spermatogenesi stessi.
L'attivita' delle molecole ''riparatrici'' e' diversa da soggetto a soggetto: e' prevedibile che, laddove l'influenza del calore permanga nel tempo, si giunga ad un esaurimento funzionale del recupero medesimo. A questo punto la fertilita' puo' essere seriamente compromessa.
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