Il sole come fonte di benessere e positivi benefici per la nostra salute ma al tempo stesso, se ci si espone in eccesso e senza precauzioni, come uno dei motivi scatenanti di forme particolarmente aggressive di tumori della pelle. Di questi temi si e' discusso oggi a Milano nell'ambito del convegno ''Sole si, sole no: nemico della pelle, amico delle ossa, ma anche del cuore e delle persone diabetiche'' promosso da UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica d'informazione) con il contributo del Gruppo DiaSorin.
Nell'incontro di Milano sono state confermate alcune osservazioni di recenti studi che permettono di mettere in relazione insufficienti livelli di vitamina D (che viene sintetizzata nell'organismo proprio per azione della luce solare) e un rischio piu' elevato di cadute e fratture ossee in quanto questa vitamina favorisce appunto la mineralizzazione della matrice ossea, essendo alla base dell'assorbimento intestinale del calcio.
''E' importante ricordare - spiega Andrea Giustina, Direttore servizio di endocrinologia degli Spedali Civili di Brescia - il ruolo e l'importanza che assume la regolazione fisiologica della vitamina D con riferimento alle forme piu' severe di disturbi all'apparato scheletrico. E' essenziale, quindi procedere con un'attenta valutazione dei livelli di vitamina presenti in organismo, nel corso di tutto l'anno, e non solo alla vigilia dell'estate, poiche' questi possono modificarsi sensibilmente in relazione al periodo, alla stagionalita', e al conseguente accumulo che se ne sia fatto proprio nei periodi di massima esposizione''. La rilevazione di questa sostanza ha permesso di classificare livelli di vitamina D e l'evoluzione dell'ipovitaminosi D in Italia.
Anche in cardiologia, prima causa di morte oggi nei paesi occidentali, e' stata evidenziata una correlazione tra livelli insufficienti di vitamina D e ipertensione, che e' uno dei piu' importanti fattori di rischio delle malattia cardiovascolari e una delle concause piu' frequenti nell'insorgenza di fenomeni ischemici e infarti miocardici.
Il beneficio riguarderebbe anche le malattie autoimmuni in generale, poiche' una correlazione tra livelli insufficienti di vitamina D e l'insorgenza di questo tipo di malattie (come sclerosi multipla e diabete di tipo 1) e' da tempo al centro di un crescente interesse della comunita' scientifica e di pubblicazioni su testate specializzate.
E anche in oncologia, sebbene i dati siano stati unanimemente ritenuti dai partecipanti all'incontro allo stato attuale insufficienti, si e' comunque riscontrato come a bassi livelli di vitamina D corrisponda un maggiore rischio di sviluppare un tumore.
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