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giovedì 1 luglio 2010

DISASTRO AMBIENTALE: Golfo del Messico, Il passaggio dell'uragano Alex sta complicando le operazioni


L'uragano Alex, il primodella stagione atlantica 2010, ha toccato terra nel nordest delMessico a categoria 2.Lo rende noto il Centro nazionale uragani degli Usa. Il suopassaggio sul Golfo ha complicato ulteriormente le operazioni incorso per arginare la marea nera. L'uragano Alex e' il primo ingiugno da 15 anni.

L'occhio dell'uragano Alex, il primo della stagione ciclonica dell'Atlantico e e il primo in giugno da 15 anni a questa parte, ha raggiunto la notte scorsa (alle 4 ora italiana) la costa nord-orientale del Messico, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti. Alex, che viaggia a una velocità media di 165 chilometri orari e ha raffiche fino a 205 kmh, è accompagnato da piogge torrenziali e venti impetuosi. Il presidente Usa, Barack Obama, ha dichiarato lo stato di emergenza in Texas, mentre circa 17mila persone sono state evacuate per precauzione.

Nonostante sia decisamente più a sud-ovest della zona più colpita dalla massiccia fuoriuscita di petrolio -le coste di Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida- l'uragano ha già interrotto alcune delle operazioni per arginare la marea nera e la mareggiata provocata dai forti venti dà una serie di problemi alla BP.

Quando ha toccato terra, l'uragano ha cominciato a indebolirsi, anche se è considerato di categoria due sulla scala di intensità Saffir-Simpson (che ne ha un massimo di cinque).

Messico. Le autorità messicane parlando di una vittima. Fortunatamente la situazione è favorita dal fatto che la tempesta si è abbattuta sulle coste in una zona relativamente poco popolata. Nonostante questo 4000 persone sono state evacuate preventivamente dalle aree più vulnerabili della regione, in particolare la città di Matamoros: tra queste persone figurano anche tutti i 2000 abitanti del piccolo porto di La Carbonera.

Alex dovrebbe indebolirsi man mano che procede verso il Golfo del Messico e dovrebbe dissiparsi in un paio di giorni. "Al mondo non ci sono abbastanza soldi" per pagare tutte le richieste di risarcimento danni per la marea nera. Kenneth Feinberg, l'uomo incaricato dal presidente Usa, Barack Obama, di gestire il fondo da 20 miliardi di dollari creato dalla Bp, non usa mezzi termini. L'avvocato americano ha ricordato che Bp pagherà fino all'ultimo centesimo ma ha avvertito che molti danni saranno difficili da qualificare. "Faccio l'esempio- ha detto - di un ristorante di Boston che dice: 'non posso piu' mettere i gamberi nel menù e i miei conti ne soffrono. Nessuna legge riconosce questo danno". Non solo: Feinberg ha detto che bisogna ancora capire come i reclami indiretti, per esempio quello degli alberghi che perdono le prenotazioni perchè le spiagge sono coperte di greggio; o dei propietari di case che vedono il valore dell'immobile crollare perchè abitano a pochi metri da una spiaggia oleosa. "Non c'è dubbio che il valore della proprietà è diminuito. E questo non vuol dire che ogni proprietà abbia diritto al risarcimento".

Attualmente sono due le navi cisterna che catturano l'olio pompato dalla falla (a un ritmo di 25mila barili al giorno nonostante le onde), ma il mare mosso ha ritardato il dispiegamento di una terza nave e una serie di operazioni collaterali (come il lancio di dispersanti chimici dall'alto).

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