Sono circa 150, e messe tutte insieme garantiscono la longevita' fino a 100 anni con una certezza matematica pari al 77%. Che il destino fosse in parte scritto nel Dna era noto: ora pero' sappiamo quali e quante sono le varianti genetiche che permettono alle persone di raggiungere e superare la soglia dei cento. Il nuovo modello di analisi simultaneo delle variazioni nel Dna, pubblicato si Science, e' stato messo a punto dall'esperta di biostatistica Paola Sebastiani e dal geriatra Thomas Perls dell'University of Boston in collaborazione con Annibale Puca dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Itb-Cnr).
Per un vero e proprio vantaggio genico nell'invecchiamento di successo, spiegano i ricercatori, e' necessaria la somma di diverse modificazioni del patrimonio genetico. In poche parole non e' stata identificata, almeno per ora, un'unica variante che, se ereditata, porti con buona probabilita' l'individuo a diventare centenario, ''ma combinazioni di varianti geniche che influenzano sia la malattia, sia la resistenza a contrarle'' - spiega Annibale Puca, autore delle studio e ricercatore dell'Itb-Cnr -. Analizzando in dettaglio i profili genetici dei centenari, altrimenti detti 'firme genetiche', si e' visto che ve ne sono ben 19 condivise da persone con caratteristiche similari, come l'eta' di sopravvivenza e il ritardo a contrarre l'Alzheimer, le malattie cardiovascolari e l'ipertensione''.
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