Una ''superpillola'' da assumere solo tre volte all'anno per ottenere tutti i benefici della vitamina D a lungo termine, e funzionerebbe sia sugli anziani che sui giovani: a sostenerlo e' uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism dall'equipe del professor Salvatore Minisola - presidente Siommms (Societa' italiana dell'osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro) - della ''Sapienza'' Universita' di Roma.
Una pillola ogni 4 mesi al posto dell'assunzione giornaliera in voga fino ad oggi. La ricerca e' stata condotta su un doppio campione: da un lato un gruppo di persone anziane gravemente carenti di vitamina D; dall'altro un gruppo di soggetti giovani con deficit dovuti essenzialmente a scarsa esposizione al sole. In entrambi i gruppi il trattamento con una sola alta dose della vitamina si e' rivelato efficace per contrastare rapidamente tutte le alterazioni metaboliche conseguenti alla carenza di vitamina D: ''Questo metodo - spiega Elisabetta Romagnoli, dirigente medico del Policlinico Umberto I e co-autrice dello studio - permette di soddisfare pienamente quanti soffrono di deficit ormonali piu' o meno importanti e quanti, per motivi vari, non si espongono abitualmente al sole. Molto frequente negli anziani, la carenza di vitamina affligge infatti sempre piu' spesso anche la popolazione giovane-adulta, per lo piu' a causa di un'esposizione solare non sufficiente''.
L'efficacia di questa nuova terapia e' riscontrabile anche nei suoi effetti a lungo termine: ''Abbiamo la possibilita' di somministrare la vitamina D con intervalli di alcuni mesi tra una dose e l'altra, giacche' i livelli nel sangue restano piu' o meno costanti per l'intero periodo. I vantaggi sono evidenti: per chiunque, a qualunque eta', e' molto piu' comodo prendere un farmaco 3 o 4 volte all'anno, piuttosto che tutti i giorni''.
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