Combattere i cambiamenti climatici vuol dire anche migliorare la salute della popolazione mondiale. Lo sottolinea un documento dell'Inter Academy Medical Panel (Iamp) che sarà presentato ufficialmente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP 16, che si aprirà il 29 novembre in Messico a Cancun. Secondo lo Iamp, che riunisce circa settanta accademie nazionali mediche e scientifiche di tutto il mondo e che è rappresentato per l'Italia dall'Accademia dei Lincei, i benefici per la salute potrebbero in parte compensare i costi del cambiamento climatico e contrastare la convinzione che le politiche per combattere i cambiamenti del clima saranno necessariamente gravose da un punto di vista sociale ed economico. Il documento, anticipato dalla rivista Lancet, identifica molti esempi di come le azioni per ridurre le emissioni possono anche portare a miglioramenti della salute: uno di questi è l' introduzione di 150 milioni di forni da cucina a bassa emissione in India, che potrebbe prevenire circa 2 milioni di morti premature causate dall'esposizione a inquinanti domestici e ridurre l'emissione di gas serra.
Inoltre la riduzione dell'uso delle auto private in città e la promozione di forme di mobilità alternative, come andare in bicicletta o camminare, oltre a far risparmiare CO2 farebbero diminuire il numero di malattie croniche. "Molti considerano i cambiamenti climatici soprattutto come una minaccia all'ambiente - spiega Looi Lai Meng, Co-Chair dell'Iamp - e sono meno consapevoli dei problemi per la salute. Inoltre, gli abitanti dei paesi più poveri, che sono meno responsabili delle emissioni di gas serra, sono i più vulnerabili e subiscono le maggiori minacce alla loro salute".
FONTE: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/11/26/visualizza_new.html_1677153975.html
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