Una ricerca inglese rivela che i bambini che mangiano patatine fritte e merendine prima dei tre anni hanno ridotte capacità intellettive. Con effetti cronici.
Una sana alimentazione e un po' di movimento: sono gli ingredienti fondamentali per vivere meglio e più a lungo. Ma oggigiorno il problema non è solo il fast-food o la vita troppo sedentaria. E' soprattutto dietro le quattro mura di casa che regnano, dure a morire, le cattive abitudini alimentari. Ed è lì che possono sorgere i maggiori problemi. I bambini che si alimentano abitualmente con "junk food", il "cibo spazzatura", possono subire danni permanenti alla loro capacità mentale. L'allarme - come riporta il Daily Mail - è lanciato dai ricercatori dell’Università di Bristol. Uno studio, infatti, dimostra che i bambini che mangiano patatine fritte in sacchetto, biscotti, merendine e pizza prima dei tre anni hanno, a distanza di cinque anni, un quoziente intellettivo inferiore.
Divario nel quoziente intellettivo Ammonterebbe a cinque punti la differenza di quoziente intellettivo paragonata a quella di bambini che seguono una dieta più accorta, che prevede frutta, verdura e cibi preparati in casa. Anche migliorando la qualità dell’alimentazione, hanno però sottolineato i ricercatori, potrebbe essere troppo tardi perché gli effetti nocivi possono essere cronici.
fonte: http://www.ilgiornale.it/interni/attenzione_cibo_spazzatura_danneggia_capacita_mentali_bimbi/junk_food-cibo_spazzatura-universita_bristol-capacita_intellettive/08-02-2011/articolo-id=504623-page=0-comments=1
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