Gli studiosi ancora non ne hanno compreso a fondo le motivazioni ma gli spiaggiamenti di balene globicefale (o balene pilota, lunghe fino a 6 metri) che si verificano in modo ricorrente in Nuova Zelanda, lasciano fortemente perplessi. In base alle notizie fornite dal Department of Conservation, questo mese ne sono morte 14 presso Nelson, nell'Isola del Sud e il mese scorso altre 24 sulla costa settentrionale dell'Isola del Nord. Ma quella che si è verificata ieri è un vera e propria ecatombe: 107 balene globicefale, morte o moribonde, sono state scoperte da escursionisti su una spiaggia di Stewart Island, al largo della costa meridionale nuovamente nell'Isola del Sud. I cetacei erano arenati in profondità sulla spiaggia e con la marea che si ritirava rapidamente, i 5 ranger del Department of Conservation hanno preso una decisione sofferta ma senza alternative: i 48 cetacei ancora vivi sono stati sottoposti a eutanasia.
Tra le motivazioni che inducono questi cetacei allo spiaggiamento, il "guasto" al loro sistema di navigazione sonar che si verificherebbe in acque basse; in altri casi spiaggiamenti si sono verificati quando una balena malata o ferita si dirige a riva e si arena, ed il resto del branco la segue rimanendo poi "impantanato" in acque basse..
In un ennesimo spiaggiamento di massa in Nuova Zelanda, 107 balene globicefale, morte o moribonde, sono state scoperte ieri da escursionisti su una remota spiaggia di Stewart Island, al largo della costa meridionale dell’Isola del Sud. I cetacei erano arenati in profondità sulla spiaggia e con la marea che si ritirava rapidamente, i ranger del Department of Conservation hanno preso la «decisione difficile ma senza alternative» di sottoporre a eutanasia le 48 balene ancora vive.
Il dipartimento disponeva di soli cinque ranger, e con la bassa marea non vi era speranza di tenere in vita gli animali sopravvissuti fino all’arrivo di altri soccorritori, ha detto un portavoce. «Ci sarebbero volute almeno 10 o 12 ore prima di poter tentare di riportarle in mare e guidarle al largo, tenuto conto anche delle alte temperature, con un temporale in arrivo». Le globicefale, o balene pilota, lunghe fino a 6 metri, sono la specie più comune osservata in Nuova Zelanda, e gli spiaggiamenti di massa sono frequenti.
Questo mese ne sono morte 14 presso Nelson nell’Isola del Sud e il mese scorso altre 24 sulla costa settentrionale dell’Isola del nord. Non è chiaro perché questo avvenga e si ritiene che il loro sistema di navigazione sonar `si inceppi´ in acqua bassa causando confusione. In altri casi, quando una balena malata o ferita si dirige a riva e si arena, il resto del branco la segue.
3 commenti:
Terribile strage...e dobbiamo ringraziare le apparecchiature sofisticate che il genere umano ha inventato....una situazione inaccettabile...ma quando finirà?
Io non so se finirà, ma se non si finirà al più presto arriviamo al punto di non ritorno.
L'unico rimpianto è che la bestia peggiore (L'essere umano-inumano)si estinguerà per ultimo...
Se continuiamo con l'inquinamento ...l'effetto serra e lo scioglimento dei ghiacciai...non è detto che saremo noi ,gli ultimi ad estinguerci.
Grazie per la riflessione Crow
Dandelion
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