Domenica mattina
Sarebbero oltre 10mila i morti nella Prefettura di Miyagi, mentre un tecnico è morto per l’espolsione nella centrale di Fukushima
ore 23.00. Usa inviano esperti nucleari, 10.000 dispersi
È confermata la notizia di circa 9-10mila dispersi a Rikuzentakata e nel porto di Minamisanriku .Gli Stati Uniti hanno inviato due esperti nucleari in Giappone, dove le autorità sono appunto alle prese con i danni ed emissioni dalle centrali nucleari danneggiate dal terremoto.
ore 22.10 Allarme contaminazione: 140mila evacuati
Sono circa 140 mila le persone evacuate dall’area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto stasera l’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l’Aiea, dall’area di Fukushima 1 sono state allontanate 110 mila persone che si trovavano all’interno di un raggio di 20 chilometri dall’impianto. Dall’area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l’Aiea, è stata completata
ore 21.40 Diminuito il livello delle radiazioni
Il livello di radioattività attorno alla centrale nucleare giapponese di Fukushima è diminuito nelle ultime ore. Lo ha reso noto stasera l’Aiea, l’Agenzia dell’Onu per l’energia atomica, dopo avere ricevuto una comunicazione dalle autorità di Tokyo.
ore 20.50 Ritrovati i 4 treni dispersi
Sono stati ritrovati i quattro treni in servizio tra Iwate e Miyagi. Dati per inghiottiti dallo tsunami, sono ricomparsi insieme ai circa 70 passeggeri e macchinisti, tutti salvi. Lo rendono noto il ministero dei Trasporti nipponico e JR East, l’operatore ferroviario, al termine di ricerche complicate dalle difficoltà delle comunicazioni. Sul treno della linea Senseki, in base a quanto riferito, il guidatore, il capotreno insieme a una cinquantina di passeggeri si sono rifugiati in una scuola elementare, sfuggendo così alla furia dell’onda. Sui due convogli della linea Ofunato, invece, il guidatore e 15 passeggeri si sono riparati in una scuola media, mentre altri 5 passeggeri sono andati per conto proprio. Anche sulla linea Kesennuma i passeggeri si sono fatti strada con le proprie forze.
ore 19.30 - Nessun italiano tra le vittime
Sale, si temono almeno 1800 tra morti e dispersi, il bilancio del sisma e dello tsunami che ha messo in ginocchio il Giappone, ma al momento - come garantisce la polizia nipponica - non risultano italiani né tra le vittime né tra i feriti. Nell’area più pericolosa, quella di Miyagi, risultano però esserci ancora 17 connazionali che l’ambasciata d’Italia a Tokyo non è riuscita a contattare. O, più precisamente, dai quali non ha avuto risposta alle email inviate. Cinque di coloro che mancano all’appello sono nella zona di Fukushima dove si trova l’impianto nucleare in cui è avvenuta l’esplosione anche se l’ambasciatore d’Italia a Tokyo, Vincenzo Petrone, è portato a «dubitare che possano trovarsi nel raggio di 10 chilometri dall’impianto».
ore 19.00 - Due cargo italiani danneggiati dallo tsunami
Due carghi della società armatrice montese, Romeo Group, sono rimasti coinvolti nel disastro provocato dallo tsumani. Le due navi si trovavano a Ishinomaki nella prefettura di Sendai. La prima nave ancora in costruzione presso i cantieri navali di quella città è andata completamente distrutta, la seconda, consegnata appena da qualche giorno, si trovava ancorata nel porto per sottoporsi ai test di collaudo ed è stata scaraventata sulla terraferma con l’intero equipaggio a bordo. Il personale, in tutto 25 uomini, da notizie pervenute alla società armatrice, sta bene ed è stato tratto in salvo con un elicottero 24 ore dopo la tragedia. Tra gli uomini anche un italiano residente a Monte di Procida, il capitano Giuseppe Pugliese, che ha stabilito anche un primo contatto con i familiari. Gli altri membri dell’equipaggio erano tutti stranieri, venti nipponici, un polacco e tre filippini. La comunità montese è in costante contatto con la Farnesina e con le autorità giapponesi per seguire l’evolversi della situazione.
ore 17.50 - Oltre 1.700 i morti
ore 17.45 - Incidente nucleare: scala 4 su 7
L’incidente nucleare avvenuto oggi nella centrale di Fukushima 1, nel Giappone nord-orientale, è stato valutato a livello 4 su una scala di 7. Lo afferma l’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare e industriale.Il disastro nucleare di Cernobyl (Ucraina), nel 1986, fu valutato di livello 7 sulla Scala internazionale degli Eventi Nucleari, mentre l’incidente del 1979 a Three Mile Island Usa) di livello 5.
ore 17.20 - Sopravvissuti di Sendai prelevati con gli elicotteri
Vengono prelevati e tratti in salvo da elicotteri alcuni dei sopravvissuti a Sendai, città costiera a 130 chilometri dall’epicentro del terremoto. Un elicottero, tra quelli che sorvolano senza sosta la zona per portare soccorso, è sceso di quota su una scuola elementare e ha preso le persone che erano salite sul tetto dell’edificio risparmiato dalla furia del terremoto e trasformato in un luogo di assistenza per i sopravvissuti.
ore 17 - I contaminati vivono vicino alla centrale
Le tre persone, che risiedevano in un raggio di poco superiore ai 3 chilometri dalla centrale, sono state portate in ospedale per accertamenti precauzionali a seguito dell’esposizione alle radiazioni provenienti da Fukushima n1, gestita da Tokyo Electric Power. Tuttavia, l’agenzia Kyodo, citando fonti della prefettura di Fukushima, ha scritto che poiché le radiazioni sono state rilevate sui loro vestiti, non vi sarebbe alcuna necessità immediata di avviare le procedure di decontaminazione.
ore 16.30 - Medici formano SOS sul tetto di un ospedale
A Iwanuma, non lontano da Sendai, la città costiera nel nord-est del Giappone maggiormente colpita dal terremoto e dallo tsunami, medici e infermieri sono saliti sul tetto di un ospedale semisommerso ed hanno formato il segno dell’S.O.S. nel tentativo di attirare l’attenzione dei soccorsi aerei.
ore 16.05 - Tre ricoverati per le radiazioni
Tre persone evacuate dalle aree limitrofe alla centrale di Fukushima n1 sono state esposte alle radiazioni e ricoverate subito in ospedale. Lo riferiscono i media nipponici.
ore 15.35 - Acqua di mare per raffreddare il reattore
Si sta utilizzando acqua di mare per raffreddare il reattore della centrale di Fukushima 1. Lo ha reso noto dalla tv giapponese Nhk il portavoce del governo Yukio Edano. Il portavoce ha inoltre confermato che il reattore non è danneggiato e che il livello di radiazioni non sta salendo. Secondo gli esperti di sicurezza nucleare questa procedura è prevista dalle norme di sicurezza delle centrali nucleari, a garanzia del funzionamento del sistema di raffreddamento di emergenza. Il fumo bianco che continua a fuoriuscire dalla centrale nucleare di Fukushima è vapore acqueo prodotto in seguito allo spegnimento del circuito primario che raffredda il reattore.
ore 15.35 - Oltre un milione di abitazioni senz’acqua
Almeno 1,4 milioni di case in Giappone sono senz’acqua. Lo riferiscono le autorità secondo quanto riportato dalla Bbc. Cinquantanove autocisterne sono state già inviate nelle zone più colpite. Circa 3 milioni di persone sono senza elettricità e le compagnie annunciano che ci vorrà un po’ per ripristinare il servizio.
ore 15.30 - In un’ora più radiazioni che in un anno
ore 15.10 La paura dei ricercatori italiani che vivono vicino alla centrale
ore 14.50 - Nuova scossa nel nord est del Paese
Una nuova scossa di magnitudine, per il momento, valutata al 6.0 ha colpito il nord est del Giappone. Lo riferisce l’agenzia Kyodo
ore 14.45 - 9.500 dispersi nella prefettura di Miyagi
Ci sono 9.500 persone disperse nel porto di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, nord est del Giappone, una delle zone più colpite dal devastante tsunami seguito al terremoto di ieri. Lo riferisce l’agenzia Kyodo news. Il numero dei dispersi rappresenta più della metà della popolazione totale della città portuale composta da 17.000 abitanti. Minamisanriku si trova a circa 466 km a nord di Tokyo. Secondo diversi media giapponesi la città è stata letteralmente «spazzata via» dallo tsunami che ieri ha colpito il Giappone.
ore 13.20 - Toyota, stop alla produzione
La Toyota Motor Corporation sospenderà la produzione in tutte le sue dodici fabbriche in Giappone per garantire la sicurezza di tutti i propri dipendenti dopo il terremoto che ha colpito ieri il Paese: lo ha detto una portavoce del gruppo, Shiori Hashimoto, in un’intervista telefonica, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Bloomberg. La società deciderà lunedì se riprendere la produzione il giorno successivo, è stato spiegato.
ore 12.55 - «Disastro senza precedenti»
Si tratta di un disastro «senza precedenti», da superare «tutti insieme», ha detto il premier giapponese, Naoto Kan, in conferenza stampa, dopo aver questa mattina fatto un sopralluogo sui luoghi distrutti dal maremoto: «Il sisma ha causato uno tsunami più grande del previsto».
ore 12.50 - Italiani da rintracciare
«Abbiamo ancora la necessità di contattare una ventina di italiani, ma per il resto non abbiamo persone scomparse o peggio ancora segnalate in incidenti in Giappone»: è quanto ha riferito il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che oggi ha preso parte al consiglio informale dei capi delle diplomazie della Ue a Budapest. «Le autorità giapponesi ci dicono per ora che nessuno straniero è coinvolto nei tragici fatti di ieri e comunque stiamo cercando di rintracciare tutti nostri concittadini», ha aggiunto il titolare della Farnesina. In Giappone ci sono circa 3000 italiani, «qualcuno di loro ha chiesto di rientrare», ma non ci sono assolutamente «piani di evacuazione».
ore 12:04 - Danni confinati per il nucleare
Anche nel peggiore degli scenari possibili, ossia quello della fusione del nocciolo della centrale nucleare giapponese di Fukushima, il materiale radioattivo - secondo quanto spiegano esperti di fisica nucleare che non vogliono essere citati - resterebbe quasi completamente confinato con una dispersione di materiale radioattivo limitata. Tuttavia questo materiale dovrebbe restare confinato all’ interno della struttura di contenimento, costituita da più strati, come una cipolla.
ore 11:58 - Ripresi i trasporti a Tokyo
La ramificata rete dei trasporti dell’area metropolitana di Tokyo sta tornando lentamente alla normalità, dopo il blocco totale causato dal sisma di ieri che ha lasciato a piedi milioni di persone. Le principali linee ferroviarie e i servizi autobus della capitale hanno ripreso gradualmente a funzionare, anche se si segnalano ritardi e non tutte le tratte sono state ripristinate: la trafficata linea Yamanote, che circonda il centro di Tokyo, è tornata in funzione, così come le linee più utilizzate della rete metropolitana gestita da Tokyo Metro. Il servizio dei treni proiettile Shinkansen è stato ripristinato sulla tratta Tokaido, che connette la capitale all’area occidentale dell’arcipelago, mentre restano sospese le corse delle linee Tohoku, Yamagata e Akita, che operano nelle zone settentrionali, alcune delle quali fortemente colpite dal sisma. L’aeroporto internazionale di Narita, pienamente funzionante, è raggiungibile con la linea Yokosuka Line Sobu Rapid della JR (Ofuna - Yokohama - Shinagawa - Tokyo - Narita Airport), e con la Keisei Line per Narita (tuttavia solo con corse locali che richiedono lunghi tempi di percorrenza). Per un viaggio in taxi si prevedono oltre quattro ore di tragitto, per la presenza di intasamenti e mezzi pesanti sulla strada ordinaria (l’autostrada è tutt’ora bloccata per controlli). L’aeroporto di Haneda, nel cuore della capitale, è raggiungibile con le linee Keikyu e la Tokyo Monorail, che funzionano regolarmente, mentre è ancora sospeso il servizio autobus Friendly Limousine Bus.
ore 11:59 Improbabili danni gravi a Fukushima
Sono «improbabili» gravi danni al reattore di Fukushima la cui gabbia di contenimento esterna è crollata questo pomeriggio. Lo riferisce l’agenzia Kyodo, citando l’Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare.
ore 11:11 Cadaveri nel nord estL’esercito giapponese ha annunciato di aver ritrovato 300-400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata (nord est), travolto dallo tsunami seguito al devastante terremoto che ieri ha colpito il Giappone
ore 10.10 Crollo del tetto del reattore
Il tetto del reattore di Fukushima, con forti problemi di tenuta dell’impianto di raffreddamento, è crollato. Lo conferma il gestore dell’impianto, Tepco, che, secondo quanto riferito dall’Agenzia per la Sicurezza nucleare in una breve conferenza stampa, ha spiegato che l’esplosione dell’impianto nucleare si è verificato durante le scosse di assestamento.
La televisione pubblica giapponese Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di «tapparsi in casa» e «chiudere le finestre». La tv ha anche consigliato gli abitanti della zona vicino alla centrale nucleare di «proteggersi contro le radiazioni». Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.
Da YouTube, il momento dello scoppio nel reattore 1 della centrale di Fukushima:
ore 9.30 La potenza dell’esplosione
L’esplosione alla centrale di Fukushima è stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Lo riferisce la Nhk.
ore 9.10 Impiegati feriti
Alcuni impiegati della centrale nucleare di Fukushima sono stati feriti da un’esplosione. Lo riferisce la tv pubblica Nhk.
ore 9.00 Fumo bianco dall’impianto di Fukushima
Un fumo bianco sembra venir fuori dall’impianto nucleare di Fukushima 1, che ha già problemi di raffreddamento dei reattori. È quanto si vede dalle immagini delle tv nipponiche, secondo cui sarebbe stato udita anche un’esplosione.
Il punto della situazione alle 7.30 italiane
Tokyo - Sono le 14.46, e quella che sembra una delle tante scosse che ogni 10 minuti colpisce la piana del Kanto, la grande area di Tokyo, si trasforma in un autentico incubo anche per un Paese “allenato” agli eventi catastrofici e che, si scoprirà poi, provocherà 1400 fra morti e feriti (bilancio aggiornato alle 7 italiane di oggi).
Una potenza devastante (magnitudo 8.9), mai registrata così forte in Giappone con la strumentazione moderna, che ha innescato una serie di tsunami, tra cui un autentico muro d’acqua alto 10 metri che si è abbattuto sulla prefettura di Fukushima (almeno 1800 case sono state spazzate via) e Miyagi, dove la città capoluogo, Sendai, è stata devastata e almeno 60-70mila persone sono state evacuate. Il fiume Natori, in base alle immagini trasmesse dalla tv, si è gonfiato con progressiva forza, sino a sommergere case ed edifici nelle zone residenziali, livellando ogni cosa al suo passaggio, sino ad ammassare barche, contenitori, veicoli e alberi. Fuori uso l’aeroporto, con l’acqua arrivata al primo piano dell’aerostazione, mentre quattro treni sono spariti tra le acque. Trovata, invece, la nave scomparsa mentre passava al largo della zona di Miyagi: a bordo c’erano 81 persone, che stanno tutte bene. Sulla spiaggia di Sendai, intanto, sono stati ritrovati almeno 2-300 cadaveri. Ma mancano all’appello anche due motovedette della Guardia Costiera, e un’altra barca da pesca con uomini d’equipaggio è stata ribaltata.
Massima allerta per le centrali nucleari: erano 11 i reattori attivi al momento della prima grande scossa nelle prefetture di Miyagi, Ibaraki e Fukushima. In quest’ultima è tornato l’allarme per i malfunzionamenti della centrale numero 1, dove la procedura automatica di raffreddamento dei reattori è stata interrotta a causa di un black-out elettrico. È qui che, nel cuore della notte, si sarebbe verificata una fusione e sono stati rilevati livelli di radioattività mille volte più alti della norma, con la presenza accertata di cesio radioattivo. All’esterno della centrale il livello supera, invece - stando alla tv pubblica - otto volte la soglia. Il premier, Naoto Kan, ha chiesto l’evacuazione dell’area circostante, nel raggio di 10 chilometri. Ma quella di Fukushima non è l’unica centrale a preoccupare: un principio di incendio si era sviluppato anche nella centrale di Onagawa (Miyagi) dove erano state colpite le turbine, senza gravi conseguenze.
La diga di Fujinuma (Fukushima) s’è spezzata in due, riversando l’acqua a valle, cancellando l’intera città di Sukagawa. Semisommersa dallo tsunami e devastata da numerosi incendi anche la cittadina di Kesennuma, un piccolo centro costiero, che conta 74mila abitanti.
Naoto Kan ha dichiarato lo stato d’emergenza, mentre il ministero della Difesa ha inviato 300 aerei e 40 navi nelle aree colpite dal sisma e dallo tsunami, più circa 8000 uomini delle forze di autodifesa. Il neo ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare aiuti internazionali, cui hanno risposto 38 nazioni, mentre il presidente Usa, Barack Obama, ha promesso «pieno sostegno», inviando nel frattempo la portaerei Ronald Reagan, inizialmente diretta verso la Corea del Nord.
A Tokyo, distante meno di 500 chilometri dall’epicentro - individuato al largo delle acque del Pacifico di Miyagi - milioni di persone, sconvolte per un evento straordinario, si sono riversate per strada a causa di una scossa che sembrava non avere mai fine. Pochi crolli, tra cui il tetto dello storico edificio del Kudan Kaikan dove era in corso la cerimonia di chiusura dell’anno scolastico: una donna è morta in serata per le ferite riportate.
Sempre nella Capitale, bloccati gli aeroporti di Narita e di Haneda e stop a treni e metropolitane che hanno ripreso a funzionare in piena notte, alle 17.30 circa italiane.
Nella raffineria di Ichihara si è sviluppato un incendio, con altri sei focolai nella baia di Tokyo, forse per la rottura delle tubature del gas. L’antenna Tokyo Tower, simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse, mentre ha retto la Tokyo Sky Tree, l’antenna tv ancora in costruzione, alta più di 600 metri e progettata per resistere a scosse di 7.9.
La rete di telefonia cellulare è saltata e le comunicazioni telefoniche sono rimaste grazie alle linee fisse e alla connessione Internet. Chiusa Disneyland, sulla baia di Tokyo, il cui parcheggio è stato inondato da un’onda di quasi un metro e mezzo. Mentre le scosse di assestamento sono sembrate in diminuzione (l’ultima è stata poco dopo le 3 italiane, di 6.8 gradi) si è aperto un altro fronte: sulla parte occidentale, nella prefettura di Niigata, già colpita nel 2007 da un potente terremoto. La scossa delle 3.59 locali (le 19.59 di ieri in Italia) è stata di magnitudo preliminare 6.6, con epicentro a 1000 metri di profondità. Subito dopo si sono registrate altre scosse: una di magnitudo 6.2 è stata avvertita nella zona Joestu, nel Giappone occidentale, mentre meno di mezz’ora più tardi una seconda scossa, di 5.5 Richter, è stata registrata a un’ottantina di chilometri da Tokyo. È la conferma che la tensione è destinata a durare. «Almeno un mese», secondo gli esperti.
fONTE: http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/03/12/AOfvtFE-fukushima_centrale_nucleare.shtml
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