Pompato il liquido proveniente dal reattore due della centrale nucleare di Fukushima. La terra trema ancora, nessun ferito. Ancora da definire lo smantellamento degli altri reattori dell'impianto. Il climatologo Ferrara: "Livello 7 dell'incidente solo per lo iodio 131"
Sono iniziate questa mattina le operazioni di pompaggio dell'acqua altamente radioattiva proveniente dal reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima 1, che viene poi trasferita in un bacino di stoccaggio. L'operazione, riferisce l'agenzia stampa Kyodo, è iniziata in mattinata ed è proseguita malgrado la forte scossa di magnitudo 5,8 registrata questa mattina, che non ha provocato nessun ferito.
Il primo obiettivo fissato dalla Tepco, l'azienda che gestisce la centrale, è lo stoccaggio di 700 tonnellate di acqua altamente contaminata entro domani. L'acqua viene riversata in un condensatore dove, in tempi normali, il vapore prodotto dai reattori veniva convertito in forma liquida. L'acqua contaminata proviene dal nucleo del reattore 2, dove le barre di combustibile si sono parzialmente fuse. L'operazione, che durerà quindi una quarantina di ore, verrà poi estesa all'acqua contaminata contenuta anche negli edifici dei reattori 1 e 3, per un totale di 60mila tonnellate di liquido.
La rimozione dell'acqua fortemente radioattiva è necessaria in quanto la sua presenza ostacola gli sforzi per il raffreddamento dei reattori della centrale. Questi sforzi sono proseguiti durante la notte al reattore numero 4 dove sono state riversate 195 tonnellate di acqua fredda dolce nella vasca del combustibile nucleare esaurito.
L'operazione è stata avviata dopo che la temperatura dell'acqua nella vasca è salito fino a 90 gradi, rispetto ad una norma di 20-30 gradi.
Per quanto riguarda lo smantellamento dei reattori 5 e 6 della centrale, non coinvolti nell'incidente, verrà presa una decisione dopo aver ascoltato i residenti dell'area: lo ha riferito Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare.
Le stesse autorità nipponiche hanno innalzato il livello di gravità dell'incidente nucleare all'impianto di Fukushima, in seguito al terremoto dell'11 marzo 3, a 7, lo stesso di Chernobyl. Ma per il climatologo Vincenzo
Ferrara, dell'Enea, alla luce dei dati resi sui livelli di contaminazione radioattiva resi noti dal Giappone, la classificazione massima riguarda solo i livelli dello iodio 131.
Dire che le sostanze radioattive emesse a Fukushima sono state pari al 10 per cento di quelle di Chernobyl "equivale a dire - rileva Ferrara - che a Fukushima sono stati rilasciati nell'ambiente circa 1.400.000 teraBequerel (TBq) rispetto ai 14 milioni di TBq emessi a Chernobyl". Tuttavia, osserva, "a Chernobyl vi erano tantissimi tipi di radionuclidi", mentre, stando a quanto reso noto dalle autorità giapponesi, a Fukushima sono stati emessi solo iodio 131 e cesio 137. "Ebbene - continua l'esperto - le emissioni di 1.400.000 TBq di I-131 e di Cs-137 sono pari al 75 per cento delle analoghe emissioni di i-131 e di Cs-137 avvenute a Chernobyl".
Di conseguenza "se le emissioni totali di radioattività di Fukushima sono state finora pari al 10 per cento delle emissioni totali di radioattività di Chernobyl, le emissioni specifiche di iodio 131 e cesio 137 sono state, invece, pari finora a circa il 75 per cento di quelle di Chernobyl.
FONTE: http://www.repubblica.it/esteri/2011/04/13/news/giappone_stoccaggio_acqua-14889692/?rss
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