Il ritardo nell'inizio delle cure è una delle ragioni principali delle morti causate dell'HIV nell'Africa sub-sahariana. E' questa la conclusione cui è giunta Barbara Castelnuovo, ricercatrice della Makerere University di Kampala (Uganda), che ha studiato le possibili strategie per migliorare il trattamento dell'infezione causata dal virus nelle regioni più povere del mondo.
Monitorando lo stato di salute dei pazienti in cura con trattamenti antivirali nella clinica dell'Infectious Diseaeses Institute di Kampala, la ricercatrice ha osservato che la maggior parte dei decessi riguarda individui in una fase avanzata della malattia e con un sistema immunitario debilitato. Questi dati, ha spiegato Castelnuovo, indicano che questi pazienti hanno iniziato la cura troppo tardi.
Secondo Castelnuovo l'aiuto potrebbe essere più tempestivo se le infermiere si prendessero carico di effettuare parte dei controlli medici e se i pazienti potessero rivolgersi direttamente al farmacista senza doversi procurare una prescrizione medica. Allo stesso tempo è fondamentale che i fondi destinati al controllo dell'AIDS siano utilizzati il più efficientemente possibile, soprattutto ora che a causa della crisi economica gli aiuti internazionali rischiano di diminuire
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