Isolato a Genova. Attesi dai 2 ai 4 milioni di malati L'appello dei medici alla vaccinazione
È stato isolato lo scorso venerdì dai ricercatori dell'università di Genova, il virus dell'influenza e «si tratta del ceppo AH3N2, il cosiddetto Perth-like» come conferma Giancarlo Icardi, ordinario della Facoltà di medicina che ribadisce che «è un virus largamente atteso, che fa parte di quelli inseriti nel vaccino».
LA VACCINAZIONE - È stato isolato in un uomo di 46 anni che ha presentato delle complicanze di una patologia in corso e la comparsa del virus mette in evidenzia l'importanza del vaccino che lo include, soprattutto in chi è più a rischio. «L'isolamento in questo periodo è perfettamente normale, e anche il ceppo è tra quelli attesi» sottolinea Gianni Rezza, epidemiologo dell'Iss «questo implica che la proporzione tra sindromi influenzali e parainfluenzali in questo periodo si sta spostando a favore delle prime». Secondo l'esperto si è ancora in tempo per vaccinarsi e, anzi, proprio l'evento genovese dovrebbe spingere ancora di più soprattutto le categorie a rischio: «Dato che il picco dell'influenza è di solito a gennaio, vaccinarsi adesso eviterebbe la maggior parte dei casi» spiega Rezza «il paziente genovese su cui è stato isolato faceva parte delle categorie a rischio, essendo immunodepresso, e se si fosse vaccinato non avrebbe avuto la complicazione di una polmonite».
STAGIONE A BASSA INTENSITA' -Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano conferma che il - virus è contenuto anche nel vaccino preventivo 2011-2012, e avverte: «Anche se, come abbiamo detto più volte, salvo imprevisti questa stagione influenzale si annuncia a bassa-media intensità (2-4 milioni di italiani colpiti), come ogni influenza non va sottovalutata. Anche in una stagione come questa si possono prevedere infatti circa 2 mila morti, quindi vaccinarsi è fondamentale per evitare l'infezione e le sue complicanze nelle persone a rischio. Vacciniamoci - ribadisce il virologo - ricordandoci che l'effetto-scudo scatta 10 giorni dopo l'iniezione».
8 MILIONI ANCORA DA VACCINARE - Restano ancora 30 giorni per vaccinare gli 8 milioni di persone a rischio che ancora sono scoperte. «L'obiettivo è raggiungere almeno il 75% della popolazione "fragile", oggi siamo al 60% - ha detto il presidente della Simg (Società italiana di medicina generale) Claudio Cricelli - sono malati cronici, anziani, bambini, sui quali anche un virus debole, quale sarà quello che ci attende, può avere conseguenze pesanti».
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