Ancora 12 anni per smantellare la centrale nucleare di Trino Vercellese. Lo ha confermato il ministro Corrado Clini, precisando che al momento i lavori sono ultimati solo al 14%.
Stiamo parlando della centrale Enrico Fermi, messa in funzione nel 1964 e che per un paio di anni rimase il reattore più potente al mondo con i suoi 260 MW. Dopo il referendum che sospese il settore in Italia, nel 1987 la centrale venne spenta ed entrò in fase di smantellamento. Fase che, secondo le parole di Clini, durerà ancora fino al 2024 e costerà la bellezza di 4,5 milioni di euro l’anno (ovvero poco meno di 50 milioni in 12 anni).
Tra le operazioni più delicate, lo spostamento in Francia per il riprocessamento di 15 tonnellate di biossido di uranio (il combustibile nucleare del reattore). Il trasporto doveva avere luogo già nel 2011, ma secondo i responsabili la presenza delle contestazioni No TAV sulle linee ferroviarie interessate avrebbe sconsigliato l’iniziativa.
In breve, il nucleare continua a presentare il conto al nostro Paese. Economicamente sono forse pochi spiccioli, proporzionalmente parlando, ma il dazio da pagare in pericolo resta ancora non indifferente. È comunque positivo che il ministero dell’Ambiente abbia finalmente confermato una data per la chiusura delle operazioni. Speriamo che le promesse vengano mantenute.
Fonte: Ansa.
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