Basta bibite dai colori improbabili e intrugli di sali minerali. Secondo uno studio dell'Università dell'Exeter,
il miglior integratore è il succo di barbabietola rossa, in grado di
incrementare la resistenza allo sforzo fino al 16%. I nitrati contenuti
nella verdura, infatti, consentirebbero una riduzione dell'assorbimento
dell'ossigeno, rendendo l'attività fisica meno faticosa. I
ricercatori sono convinti che la loro scoperta possa aiutare non sono
gli amanti delle attività fisiche che richiedono un ingente apporto
energetico, ma anche chi ha qualche problema cardiovascolare o
respiratorio. L’assunzione di barbabietola, infatti, comporta anche una diminuzione della pressione sanguigna.
LA RICERCA - L'esperimento
chiave è stato effettuato su otto ciclisti tra i 19 e 38 anni, ai quali
è stato somministrato mezzo litro di succo rosso per sei giorni
consecutivi, prima di una serie di test atletici. È stato calcolato che
la barbabietola ha consentito agli sportivi di coprire una distanza
predeterminata in un arco di tempo inferiore del 2% rispetto a quello
impiegato dopo l’assunzione di un tradizionale placebo. Un dieta a
base di questa «bevanda magica» sarebbe, secondo il Journal of Applied
Physiology, addirittura più efficace dei risultati che si possono
raggiungere attraverso un allenamento costante e metodico.
EFFETTO
POCO CHIARO - Gli scienziati non sono ancora certi delle motivazioni
che comportano un tale potenziamento della resistenza. Il
principale indiziato è il nitrato, che nel corpo si trasforma in ossido
di azoto e riduce la quantità di ossigeno combusta durante lo sforzo
fisico. «Un effetto che finora non può essere ottenuto da nessun altro
strumento conosciuto, allenamento compreso», come racconta alla Bbc
il professor Andy Jones, personal trainer dell’atleta britannica Paula
Radcliffe. Anche se il suo collega John Brewer tiene a precisare che «l'allenamento
e l’esercizio fisico, accompagnati da una dieta strutturata, saranno
sempre gli ingredienti fondamentali per uno stile di vita sano ed
equilibrato».
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