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sabato 5 maggio 2012

bevande energetiche : Bere bevande energetiche? Come lavarsi i denti con l'acido

Denti immersi nelle bibite 15 minuti per 4 volte al giorno subiscono danni irreversibili. La replica di Assobibe: «Simulazione non reale». I consigli per evitare problemi

Consumare bevande energetiche (ovvero, contenenti sostanze stimolanti) come pure i cosiddetti “sport drink” (in genere usati dagli sportivi per reidratarsi dopo l’esercizio fisico) rischia di rovinare in maniera irreparabile lo smalto dei denti, che viene eroso dagli acidi contenuti nelle bibite. E il processo, che può avere inizio dopo appena cinque giorni di assunzione continuativa delle bevande, è irreversibile: una volta consumato, infatti, lo smalto non si riforma più e i denti vengono così esposti a tutta una serie di pericoli che vanno dall’ipersensibilità alla carie, fino alla caduta del dente nei casi più gravi. A puntare nuovamente il dito contro le bevande energetiche e le sue sorelle sportive è stato uno studio, condotto da alcuni scienziati della Southern Illinois University e pubblicato dall’americana Academy of General Dentistry, che ha paragonato l’assunzione di tali bibite «ad un bagno nell’acido per i nostri denti». Una tesi giustificata, almeno a parere degli esperti, dal preoccupante aumento del consumo di bevande energetiche e sportive fra i giovani americani (siamo passati dal 30 al 50% di consumo giornaliero per le energy drink e addirittura al 62% per le bevande sportive), oltre che dai risultati dell’esperimento condotto per avvalorare la loro tesi.

L'ESPERIMENTO - I ricercatori hanno infatti analizzato i livelli di acidità di 13 “sport drink” e di 9 “energy drink” (che possono variare fra le diverse marche come pure fra i gusti di una stessa marca) immergendo campioni di smalto dentale umano dapprima in ognuna delle bevande per 15 minuti e poi nella saliva artificiale per le successive due ore. Il ciclo è stato quindi ripetuto per quattro volte nel corso della giornata e per cinque giorni di fila, lasciando i campioni usati per il test nella saliva artificiale durante il periodo di riposo. Si è così visto che i danni allo smalto erano evidenti ed irreversibili già dopo soli cinque giorni “di bevute”, sebbene con sostanziali differenze fra le varie bevande, visto che si è scoperto che quelle energetiche possono potenzialmente causare il doppio dei danni allo smalto rispetto a quelle sportive. «Questo tipo di esperimento – ha spiegato il dottor Poonam Jain, fra i firmatari della ricerca – ha simulato la stessa esposizione a cui una larga fetta di adulti e giovani americani sta regolarmente sottoponendo i propri denti quando beve queste bibite, credendo che così facendo migliorerà le prestazioni sportive e il livello di energia. In realtà, queste persone sarebbero a dir poco scioccate se sapessero che stanno facendo un bagno di acido ai loro denti».

LA REPLICA - Un’immagine senz’altro estrema quella scelta dai ricercatori americani, come non manca di sottolineare il dottor David Dabiankov Lorini, direttore di Assobibe (l’associazione che riunisce i produttori di bevande analcoliche), «perché di norma le persone non conservano in bocca per intervalli di 15 minuti qualsiasi tipo di liquido oltre cinque volte al giorno». Ma lo studio americano lascia anche altri interrogativi insoluti: «Innanzitutto, non è stato condotto su esseri umani, ma su campioni di smalto da denti molari estratti, che hanno lasciato immersi nel liquido per lunghi periodi di tempo – ha proseguito Dabiankov Lorini – e poi è stata usata saliva artificiale, non paragonabile a quella umana: quest’ultima, infatti, neutralizza l'acidità e agisce per remineralizzare i denti, mentre la sua assenza nell’esperimento ha creato una situazione in cui la formazione di carie è molto più probabile. Per tutti questi motivi, oltre che per il fatto che la simulazione può essere paragonabile al consumo di quattro bibite al giorno, che non è però classificabile come normale consumo, i risultati di questo lavoro non possono essere applicati alla vita reale». Ciò non toglie comunque che serva moderazione nel consumo di tali bevande, oltre che un minimo di chiarezza sulle differenze fra “sport” ed “energy” drink (i primi sono specificamente formulati per la reidratazione dopo le performance sportive, mentre le seconde sono bevande analcoliche funzionali con effetto stimolante e, quindi, non formulate per reintegrare i liquidi).

IL PRECEDENTE - Già nel 2004 uno studio aveva monitorato gli effetti negativi di alcuni soft drink sullo smalto dei denti e oggi come allora, i consigli sono sempre gli stessi: ovvero, aspettare almeno un’ora dall’assunzione della bevanda incriminata prima di lavarsi i denti (per impedire di diffondere gli acidi su tutti i denti, aumentandone l’azione erosiva); masticare gomme senza zucchero e sciacquare la bocca con acqua subito dopo aver bevuto (due tattiche che aumentano il flusso della saliva e normalizzano in modo naturale i livelli di acidità della bocca). Tutti rimedi utili, ai quali Dabiankov Lorini aggiunge «una corretta igiene orale quotidiana, intesa come lo spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno con l’uso di dentifricio contenente fluoro; il controllo periodico dal dentista e l’utilizzo della cannuccia per l’assunzione delle bevande, senza però dimenticare che non esistono cibi buoni o cattivi di per sé, ma comportamenti che possono inconsapevolmente diventare dannosi per la salute». Insomma, meglio evitare i facili allarmismi e non demonizzare le bollicine, siano esse “sport” o “energy”, sebbene limitarne il consumo resti sempre buona norma. «E’ importante invitare i consumatori, specialmente i più giovani, alla moderazione nel consumo non solo di bevande energetiche, ma di qualsiasi alimento – conclude Dabiankov Lorini – ma è comunque da irresponsabili dare la colpa a un singolo alimento o bevanda per il danneggiamento dello smalto e per la formazione delle carie, perché la scienza ci dice che in realtà essi dipendono da molteplici fattori, come l’igiene dentale, lo stile di vita, il regime alimentare e la predisposizione genetica».


fonte: http://www.corriere.it/salute/nutrizione/12_maggio_04/bevandeenergetiche-denti-marchetti_26d0cbdc-95e7-11e1-b2cf-0f42ed87ec02.shtml

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